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Spoltore, Paris (Lega) lascia il consiglio: "Non credo nel green pass rafforzato"

L'obbligo vaccinale agli over 50 miete vittime anche nei Palazzi di Città, la capogruppo: "Mi spiace non finire il mandato, ma resto sulla mia posizione"

Chiede rispetto per la decisione presa Antonella Paris, capogruppo della Lega al Comune di Spoltore che ha deciso di uscire di scena in anticipo rispetto alla fine del mandato, perché “costretta” dalla norma sul green pass rafforzato. Uno strumento che, ha dichiarato oggi a Il Messaggero Abruzzo, “Non ha alcun valore scientifico, non aiuta nella prevenzione del contagio” ed è, ha aggiunto “uno strumento di ricatto, una vera e propria ingiustizia, soprattutto se applicata alle cariche elettive, a chi rappresenta le persone”.

Il primo caso noto in Abruzzo, ma di certo non il primo in Italia come dimostra quanto avvenuto a gennaio a Sassuolo dove a dimettersi sono stati ben due consiglieri comunali, anche loro in quota Lega: i fratelli Corrado e Angela Ruini. Insomma, l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale per gli over 50, si fa sentire anche dentro i Palazzi di Città, ma non convince chi, di convinzioni, ne ha altre. Il mandato della Paris, come quelli di tutti i consiglieri spoltoresi, volge ormai al termine.

Se le resta un rimpianto, ha dichiarato, è proprio quello di non arrivarci alla fine di un mandato che le era stato conferito, con il voto, dai cittadini. La Paris si è detta consapevole delle conseguenze della sua scelta, sebbene per lei, almeno per chi riveste certi ruoli, le cose si sarebbero dovute valutare in modo diverso ed è per questo che si sente letteralmente “cacciata” dagli scranni del consiglio. Ma le regole, ha ribadito all'Anci il referente dell'ufficio legislativo della presidenza del consiglio dei ministri, sono uguali per tutti.

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