Parco fluviale, CasaPound bonifica l'area abbandonata al degrado
Mirko Iacomelli e gli altri hanno trovato immondizia, siringhe e persino una struttura in legno carbonizzata. Sotto attacco la Provincia di Pescara: "Se n'è lavata le mani senza troppi scrupoli"
"Oltre il lapalissiano spreco di soldi pubblici, è davvero strano che CasaPound sia stata la prima associazione a scendere in campo per ripulire la zona. Dove sono finite tutte le sigle ecologiste cittadine, i biciclettoni democratici, Sinistra Italiana (ex SEL, dove la E starebbe, appunto, per ecologia)? Mentre il parco fluviale era in balia dell'incuria, erano forse impegnati in qualche battaglia per la salvaguardia dell'orango di Sumatra o di qualche rara varietà di indivia scarola?".
"L'amministrazione pubblica, secondo le proprie competenze - termina la nota - dovrà rendere conto ai cittadini di questo sperpero, sia in termini economici che di opportunità, vista l'impossibilità di godere di un patrimonio del genere. Oggi ci ha pensato CasaPound a restituire un pò di dignità a questo luogo, ma ricordiamo alle istituzioni che questo è un loro compito. Infine, possibile che mentre Comune e Provincia dichiarano il dissesto economico, si trovino facilmente 250mila euro per il nuovo mercato etnico della stazione? Sarà, forse, che nessuno ha da lucrare sul misero parco fluviale?".