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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Portanuova / Via della Fornace Bizzarri

Per il consiglio di Stato tutto giusto quanto messo nero su bianco dal Comune: il parco in via della Fornace Bizzarri era provvisorio

La destinazione dell'area è ai "servizi di interesse comune" e non a "verde pubblico" scrivono i giudici nell'ordinanza di sospensiva con cui si fa ripartire l'iter per il progetto pnrr e per il sindaco Masci è l'ennesima dimostrazione della bontà delle scelte fatte

“Il Comune di Pescara ha dimostrato con puntuali riferimenti che l'area in questione ha sempre avuto una destinazione urbanistica a 'servizi di interesse comune' e che tale destinazione è diversa da quella a 'verde pubblico'". Il parco insomma è sempre stato in questi vent'anni una sistemazione provvisoria per quell'area che da sempre era destinata ad altro.  Questo il passaggio chiave dell'ordinanza della quarta sezione del consiglio di Stato con cui il presidente Vincenzo Lopilato e il giudice estensore Fabrizio Di Rubbo hanno sbloccato l'iter per la costruzione dell'asilo nel parco di via della Fornace Bizzarri accogliendo l'istanza cautelare richiesta dall'amministrazione con cui è stata sospesa l'esecutività della sentenza di primo grado del Tar (Tribunale amministrativo regionale).

Che il consiglio si fosse pronunciato sebbene nel merito si entrerà con l'udienza del 20 luglio, lo aveva anticipato a IlPescara il vicesindaco Gianni Santilli che subito aveva commentato affermando di aver sempre sostenuto che “i documenti erano giusti” e così è anche per il consiglio di Stato che sottolinea come la correttezza si rileverebbe sia nelle previsioni del Piano regolatore generale (Prg), nelle norme tecniche di attuazione e nella stessa convenzione di comprensorio di esecuzione del Pua (Piano urbanistico attuativo) che fa riferimento proprio alla particella 1970, quella dove ora c'è il parco di via della Fornace Bizzarri. A questo va aggiunto il fatto che nel dispositivo rilevano di aver tenuto conto del fatto che per poter stare nel cronoprogramma del pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) con i cui fondi sarà realizzato il nuovo nido, sia necessario arrivare all'affidamento dei lavori entro il 31 maggio.
Per l'amministrazione dunque la discussione nel merito del 20 luglio non potrà portare a cambiamenti sostanziali dato che per allora i lavori saranno iniziati. Se il vicesindaco ha subito espresso soddisfazione a fargli da eco è il sindaco Carlo Masci tante volte tirato in ballo dai residenti che con il loro comitato hanno percorso molte strade per evitare che l'asilo sorgesse.

“L’area che noi avevamo individuato per fare un asilo-nido era idonea per un’opera pubblica destinata ai bambini e ad alleggerire le famiglie e le donne che lavorano. Una questione su cui Pescara aveva una chiara carenza che ora sarà eliminata grazie alla realizzazione di quattro nidi in città - commenta il sindaco -. Noi sapevamo di essere nel giusto, dispiace solo per quei cittadini che hanno inseguito le fantasie e i ragionamenti delle opposizioni riguardanti un’area che però era evidentemente destinata a quello scopo. Spero che questa pronuncia sia dirimente anche rispetto ad altre azioni che vengono alimentate strumentalmente sugli altri interventi che abbiamo messo in campo con i fondi del pnrr. Mi riferisco non solo ai nidi, ma anche a presidi sanitari che sono utili a decongestionare l’ospedale e a garantire ai pescaresi servizi di base degni di una città di alto profilo civile”, aggiunge Masci facendo riferimento all'altra scelta contestata riguardo la realizzazione della casa di comunità nel parco di via 8 marzo la cui cessione del terreno è già stata approvata in consiglio comunale. 

“Comunque – conclude il sindaco coma a voler stigmatizzare le proteste - siamo impegnati per creare vere aree verdi, basti pensare al Parco Nord e all’acquisizione delle aree per ampliare la pineta dannunziana – conclude -, quindi non piccoli giardini ma parchi degni di questo nome”.

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