Casa di comunità Asl nel "parco 8 marzo", il sindaco sui social: "Quello spazio ha le caratteristiche per ospitare la struttura"
Il primo cittadino risponde ad un commento di una residente e spiega perché è proprio lì che si intende realizzare il progetto dell'Azienda sanitaria aperto h24 e sul verde assicura: "La città ne avrà molto di più e anche molti più servizi"
“La valutazione di un sindaco non può fermarsi a quello spazio, deve ragionare sui servizi, in questo caso socio-sanitari, che servono alla città”. Il sindaco Carlo Masci rispondendo ad una residente di via 8 marzo sul suo profilo social prende una chiara posizione sulla questione della realizzazione della casa di comunità della Asl all'interno di quello che oggi è il parco di quartiere che i residenti, come avvenuto in via della Fornace Bizzarri, annunciano di voler difendere a tutti i costi.
Se la domanda è, scrive il sindaco nel suo commento di risposta se Pescara ha bisogno di una casa di comunità per migliorare l'offerta sanitaria la risposta è che se questa è “sì ne bisogno”, allora “un sindaco deve impegnarsi per trovare spazi adeguati. Quello spazio – aggiunge riferendosi all'area verde dove ieri hanno protestato diverse famiglie con i cittadini della zona che hanno lanciato anche una petizione online – ha le caratteristiche urbanistiche e logistiche per ospitare quella struttura. Lei dal suo punto di vista, legittimo, dice 'perché qui e no da un'altra parte?' La risposta è semplice – continua il primo cittadino – 'perché da una valutazione generale è il posto migliore, con le caratteristiche che servono'. A meno che lei non dica che la casa di comunità non serve a Pescara. Ma questa è un'altra questione”.
Nel sottolineare che poco distante dalla zona c'è la riserva dannunziana, Masci ribatte anche in merito alla questione “verde”. “Sul verde in città – scrive infatti – posso rassicurarla, stiamo realizzando aree verdi per almeno 150mila metri quadrati, cinquanta volte di più dell'area di cui parliamo. Dall'accorpamento della pineta, all'esproprio del casello ferroviario e dell'ex galoppatoio alla pineta, dal parco nord al parco dell'area di risulta. Io ho un solo interesse, fare in modo che a Pescara i cittadini abbiano più servizi sociali, sanitari, culturali, sportivi, di quelli attuali, e anche molto molto molto più verde. Pescara avrà molti più servizi e molto più verde. Se pensiamo di lasciare tutto com'è, - conclude il sindaco - non avremo né più servizi, né più verde”.
Della delibera sulla cessione dell'area di via 8 marzo bloccata in consiglio comunale per un approfondimento dopo la bagarre scoppiata una volta appurato che si trattasse di un parco attrezzato, si tornerà a discutere in consiglio comunale per l'eventuale approvazione lunedì 13 marzo.