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Sugli asili nido Santilli ribadisce: "Si faranno dove deciso" e agli ambientalisti dice "Sì al confronto, ma non alle imposizioni"

Il vicesindaco annuncia il bando per lo spostamento degli orti urbani di via Santina Campana in via della Bonifica e su via della Fornace Bizzarri si andrà avanti, ma sul punto le critiche non mancano con il deputato D'Alfonso che interroga tre ministeri

Gli orti urbani di via Santina Campana non saranno cancellati ma trasferiti, sull'asilo nel parco di via della Fornace Bizzarri non si torna indietro e l'asilo nido per servire Villa del Fuoco e Rancitelli sarà nella non lontana via Robucone. In aula il vicesindaco Gianni Santilli ha risposto alla mozione presentata dal centrosinistra incentrata sui primi due punti e anche alla consigliera comunale Marinella Sclocco che ha lamentato l'assenza di un presidio in una zona dove la richiesta è altissima, ribadendo che i finanziamenti del piano nazionale di ripresa e resilienza si intendono utilizzare e farlo così come pianificato dalla maggioranza.

Ancora una volta il verde e gli asili sono tornati protagonisti nel consiglio comunale e se le polemiche e le puntualizzazioni non sono mancate, per il vicesindaco gli interventi su cui l'amministrazione punta, anche in risposta al Question Time dei cittadini portato in aula dal presidente dell'Archeoclub di Pescara Giulio De Collibus sulla mancata istituzione della Consulta del verde prevista dal regolamento sul verde del Comune, è stata anche l'occasione per rispondere agli ambientalisti che dopo la manifestazione di sabato 25 marzo sono tornati in consiglio comunale con un flash-mob indirizzato proprio a lui. 

Una protesta cui hanno partecipato in rappresentanza anche i residenti di via Santina Campana che chiedono di non realizzare l'asilo negli orti urbani voluti dalla vecchia amministrazione. “La proroga – ricorda Santilli – scadrà il 30 giugno, ma a giorni uscirà un bando proprio per loro perché gli orti li abbiamo trasferiti a via della Bonifica perché ci teniamo anche noi ai loro fruitori Quindi – chiosa – non li toglieremo, ma li sposteremo”. Quindi l'asilo per la zona di Villa del Fuoco e Rancitelli con Santilli che ha ribattuto a Sclocco che un'area verde adatta lì non c'è, ma che grazie ai finanziamenti più alti tra l'altro di quelli previsti per gli altri plessi, l'asilo si farà in via Rubicone zona, ha sottolineato, vicina al quartiere.

Infine la tanto discussa via della Fornace Bizzarri con il vicesindaco che ha ribadito che l'area di via Celestino V non sarebbe totalmente in possesso del Comune. Punto questo criticato ancora una volta dall'opposizione dato che ha ribadito il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro, l'atto di voltura che mancava alla presa di possesso è stato fatto il 28 febbraio come già annunciato all'indomani della sentenza con cui il Tar (Tribunale amministrativo regionale) sarebbe ormai completata. Un punto questo su cui si è sollevato anche l'interesse del deputato Pd Luciano D'Alfonso che è tornato ad interrogare il parlamento e in particolare il ministero dell'istruzione, quello degli affari europei e quello per il sud, non solo per chiedere un intervento sull'intenzione dell'amministrazione di rivolgersi al consiglio di Stato, ma anche perché, si legge nel documento depositato il 21 marzo, “da notizie in possesso dell’interrogante risulta che il Comune intenda richiedere all’agenzia delle entrate la retrocessione della sistemazione operata il 28 febbraio”. Se su quest'ultimo punto dunque questo aspetto resta da chiarire, nel complesso il vicesindaco ha ribadito le ragioni del perché delle scelte fatte e dunque la non intenzione di rivederle.

In aula sono stati tanti i consiglieri che hanno criticato le parole con cui ha quindi bollato la manifestazione del 25 marzo con il vicesindaco che ha parlato di una battuta “presa in modo pesante” e riferendo anche di essere stato bollato come “fascista” da qualcuno e sottolineando che su questo querele le avrebbe potute fare lui data la gravità dell'accusa che, ha aggiunto, non appartiene alla sua storia politica.

Una premessa seguita poi dall'intervento fatto in risposta all'intervento di De Collibus sulla Consulta del verde con particolare riferimento alla gestione della riserva dannunziana. Santilli ha quindi detto che lui al confronto è aperto, ma non all'imposizione replicando che esperti che si occupano del verde in Comune ce ne sono scandendo di tutti nome e cognome e sottolineando che del gruppo di lavoro messo in piedi dopo il devastante incendio del primo agosto 2021 fa parte anche “Caterina Artese che non fa parte della struttura comunale, ma è di Italia Nostra”. Esperti dunque ce ne sono, ha ribadito con il tema della Consulta su cui il centrosinistra, intervenuto nel dibattito, vuole avere chiarimenti dato che per la stessa ha chiesto lo stanziamento di fondi.

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