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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giampietro (Pd): "Gli asili potevano essere fatti in strutture da riconvertire e non nei parchi, la vicenda di via Rubicone lo dimostra"

Il capogruppo del Partito democratico porta in consiglio la relazione tecnica per la realizzazione del quarto asilo finanziato con i fondi del pnrr che convertirebbe una struttura già esistente e questo dimostrerebbe, sostiene, che un'altra strada era percorribile. Per via 8 marzo la discussione in aula continua

“Sorpresa: i nuovi asili nido con fondi pnrr non dovevano essere necessariamente costruiti su suolo libero, ma anche ristrutturando scuole materne esistenti. Lo ammette lo stesso Comune, nero su bianco, nella relazione allegata al progetto del 'nuovo' asilo nido di via Rubicone, il quarto ed ultimo presentato nell’ambito dello stesso bando che, per scelta del centrodestra, potrebbe condannare i parchi di via Fornace Bizzarri e via Santina Campana”. A sostenerlo ed averlo sostenuto in aula nel corso della discussione ancora in corso per la delibera con cui l'amministrazione intende cedere il parco di via 8 marzo alla Asl per la costruzione della casa di Comunità, è il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro.

Una battaglia che va avanti da tre giorni, ma che sul tema è iniziata da mesi prima per la realizzazione dell'asilo nido al posto degli orti urbani di via Santina Campana e poi per quello che si intende realizzare nel parco di via della Fornace Bizzarri dove i residenti, costituitisi in un comitato, il Comune lo hanno portato davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) vincendo il primo round.

La richiesta delle opposizioni ora che una situazione simile si configura in via 8 marzo con i residenti che un ricorso starebbero pensando quando la delibera sarà approvata e dunque la convenzione con la Asl attuativa, resta la stessa: delocalizzare. Sul punto l'amministrazione ha sempre sostenuto che è impossibile farlo perché in tutti i casi i luoghi si sono dimostrati gli unici adatti a soddisfare le esigenze delle strutture e dunque utili ad utilizzare i fondi del pnrr (piano di ripresa e resilienza).

Per Giampietro la prova che non sia così sarebbe così emergerebbe dalla relazione tecnica sulla costruzione dell'asilo nido di via Rubicone laddove si legge, ha detto in aula, che la nuova struttura è “oggetto di intervento è la riqualificazione funzionale e messa in sicurezza della scuola materna in nido dell'infanzia”. Parole che smentirebbero dunque proprio quanto dichiarato dall'amministrazione e cioè che soluzioni alternative non ce ne fossero laddove più volte, ha detto ancora, proprio l'utilizzo di strutture in disuso e di proprietà del Comune si chiedeva di destinare ai nuovi plessi scolastici evitando di toccare le aree verdi.

Alla luce di questo “ci chiediamo perché non abbiano percorso la stessa strada per riqualificare le scuole esistenti, o parti di esse, anziché andare a punire il verde pubblico e perché abbiano scelto di condannare anche il parco di via 8 marzo quando le alternative per la struttura Asl c’erano eccome”, conclude. Nel mentre in consiglio comunale l'ostruzionismo a suon di emendamenti va avanti e non è escluso che all'approvazione si arriverà nella tarda serata di oggi, mercoledì 29 marzo. Un dibattito nel corso del quale le forze di minoranze hanno chiesto a più riprese di avere certezze sul chi, come e quando realizzerà il parco alternativo che si metterà a servizio delle famiglie e i bambini di via 8 marzo. Cosa su cui, lamentano, risposte continuerebbero a non arrivarne.

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