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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

L'attacco del capogruppo Pd Paolucci sulle vaccinazioni: "In Abruzzo è caos, siamo molto indietro per i fragili" [VIDEO]

Il capogruppo alla Regione parla di situazione caotica e confusa, con ritardi per le somministrazioni ai fragili e sui richiami agli over 80. "Troppi vaccinati nella categoria "Altro", serve trasparenza"

Caos sulle vaccinazioni in Abruzzo, ritardi inaccettabili per i fragili e sui richiami agli over 80, e ancora troppi vaccinati nella categoria "Altro" e con grosse differenze fra le province. La denuncia arriva dal consigliere e capogruppo alla Regione Paolucci, che ha analizzato i dati della fondazione Gimbe del 25 aprile, dove risultavano 389.456 dosi somministrate con 7.171, pari al 1,84% del totale, solo per la categoria "Altro" dove manca trasparenza sui criteri adottati per la scelta delle persone da vaccinare.

Inoltre, circa 37.500 over 80 attendono ancora la prima dose, su una platea di 117.724 soggetti e 88.458 persone con eta' compresa tra i 70 ed i 79 su 134.480 soggetti.

Considerato che la campagna per i primi è iniziata a febbraio e che ad oggi risultano vaccinate categorie successive a quelle definite dal Governo in base alla mortalita', qualcosa non torna.

La Regione innanzitutto faccia chiarezza su questa controversa fascia non ben definita di popolazione, perchè genera molti dubbi per la sua numerosità, che ci vede fra le prime regioni in Italia a vantare un primato che nobile non ci sembra: e perchè vaccinare 'altri', lasciando indietro i deboli, come accade per migliaia di persone ancora in attesa, e' cosa diversa da assicurare il diritto alla salute a cui la Regione è tenuta, specie quando questo diritto è condizionato da patologie e condizioni che possono essere un fattore di rischio in più in caso di contagio".

Inoltre, spiega Paolucci, serve omogeneità di metodo per le varie Asl, in quanto ci sono troppe differenze che risultano poi discriminanti per tutta la popolazione e per questo con la mozione ha chiesto spiegazioni alla giunta Marsilio illustrando anche cosa si sta facendo per recuperare questo gp e uniformare la vaccinazione sul territorio:

È, infine, indispensabile anche sapere quanti sono i soggetti con eta' inferiore a sessant'anni che hanno ricevuto una dose di vaccino e che non possono considerarsi come: fragili e caregiver, operatori sanitari e sociosanitari, personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e in attivita' lavorativa a rischio, ospiti strutture residenziali, personale scolastico, comparto difesa e sicurezza.

Lo è perchè non passi un'idea, desunta dai dati che l'Abruzzo brilli per la sua capacitàù di vaccinare i salta fila prima dei malati oncologici e di altri soggetti vulnerabili, come, purtroppo, sta invece accadendo

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