Palladini (Italia Nostra) replica a Santilli sui nuovi lavori in centro: "Attacco inaccettabile"
Arriva la controreplica del presidente della sezione pescarese di Italia Nostra dopo il duro attacco dell'assessore e vicesindaco Santilli in merito alle critiche mosse dall'associazione al progetto di riqualificazione del centro cittadino
Dura controreplica del presidente della sezione di Pescara di Italia Nostra Massimo Palladini al vicesindaco Gianni Santilli che aveva risposto alle critiche mosse proprio da Palladini sui lavori in programma fra corso Umberto I e piazza Sacro Cuore.
"Il vicesindaco ed assessore del Comune di Pescara Gianni Santilli, su carta con tanto di bolli e simboli del nostro Municipio, conquista un primato: un rappresentante del potere costituito attacca un singolo cittadino elettore per il contenuto della sua critica all’azione amministrativa, cercando di descriverlo come prevenuto ed inaffidabile e così subdolamente sviando dai contenuti della critica stessa. Tuttavia nel merito dell’attacco non riesce a non farmi dei complimenti: in primo luogo colloca negli anni ’60 la stagione in cui sarei stato in auge; in effetti lo ero: studente del liceo classico cittadino, avrei poi mostrato impegno in tante occasioni: esponente del movimento studentesco romano, presidente degli urbanisti abruzzesi e molisani, presidente degli Architetti pescaresi ed ora della sezione locale di Italia Nostra. Ma lui questo impegno, dipanato per decenni, lo ignora o lo tace; vuole insinuare in chi legge una mia doppiezza, come se il diritto di avere convinzioni in una data stagione della nostra storia squalificasse la critica. Sarei stato architetto di riferimento per un’area politica? Intende come quelli che lo circondano, coinvolti senza partecipazione larga alle scelte per la nostra città? Quelli che lui frequenta? No non lo sono mai stato: la mia clientela pubblica e privata, di ogni ceto, condizione ed orientamento è lì a dimostrarlo."
Palladini poi prosegue:
"Se invece intende che io abbia agito in questa città secondo le convinzioni che, di volta in volta, ho avuto credo immodestamente di essere stato anche più di come lui mi classifica. Mi scusi,vVicesindaco: ma io per dirle che un suo atto politico- amministrativo è sbagliato le ricordo cosa faceva a 15 o a 30 anni? O le chiedo conto ora del suo agire nel merito che, anche qui nel comunicato, elude? Uno straccio di risposta se la faccia scrivere, se non sa replicare sulle questioni poste. Prova a gettare fango, ma arriva acqua fresca. “Omnia munda mundis” scriveva Manzoni citando San Paolo. Quel che, francamente, mi appare più antidemocratico è che lei parli indirettamente alla associazione che presiedo con un distinguo: voi siete buoni e benemeriti, ma costui no; se fossi il mio predecessore mi offenderei. Come a dire: sbarazzatevi di questo facinoroso rompiscatole; riavvicinandovi ad un ruolo” per bene” avreste ben diverso apprezzamento; si sa, al Comune serve sempre qualcosa. Veniamo all’unica vera accusa di qualche rilievo: essere la mia presidenza “carsica”, cioè con espressività riaffiorante solo a volte. caro vicesindaco, siete voi i “carsici” nel senso proprio del termine, i sotterranei che riemergono solo per presentarci i disegnini edulcorati di progetti mai discussi (sotterranei, appunto, tranne che per gli iniziati). Ma lei vuol intendere altro per fuorviare l’opinione pubblica: vuol dire che io (con noi di Italia Nostra) tratto male voi e meglio gli altri che vi hanno preceduto."
Entrando nel merito delle critiche sui lavori, Palladini ha replicato:
"Combattiamo per salvare la riviera, le aree pregiate, l’edilizia storica; lo facciamo con voi e l’abbiamo fatto con la giunta precedente: documenti, osservazioni, posizioni pubbliche. Voi dicevate di essere contro quelli
ma adesso avete addirittura aumentato premi e vantaggi per chi realizza gli intensivi. Combattiamo per salvare il grande parco centrale sulle aree di risulta dai palazzoni della Regione; lo facciamo con voi e lo abbiamo fatto prima su un programma ben meno impattante che voi avversaste, per poi assumerlo come vostro ed infine sostituirlo con uno ancora più carico. Anche allora documenti, osservazioni, interviste attestano la critica a quelli e a voi. Combattiamo per salvare il patrimonio arboreo della città dove scompaiono piante adulte ( sane o da curare) e compaiono addirittura cespugli. Lo stesso facevamo con gli altri , abbracciandoci ai pini condannati, fino alle denunce ed alle assoluzioni dei nostri associati e di rappresentanti del vasto movimento suscitato.
Potrei continuare mettendo a confronto le vostre dichiarazioni passate sul lungomare sud e gli attuali atti approvati per la sua occupazione; e con tanto altro. Ma lei, vicesindaco, come mai non sapeva di tutta
questa attività? Lo occulta a chi la legge o era proprio voltato da un’altra parte? Nel secondo caso deve seguire di più, informarsi. Infine mi chiede se non mi rattrista lo stato di corso Umberto; certo, professor Santilli. È il corso dove facevamo le “vasche” negli anni ’60 (c’era anche lei, no?). L’abbiamo visto deperire dalla mancanza di scelte urbanistiche, dal favore (che voi avete rinnovato di recente) per gli ipermercati, dalle cassette di pietra
intorno agli alberi (sul modello da voi replicato per Corso Vittorio). Poi sono venute le pavimentazioni in porfido e pietra di Luserna: materiale molto solido, che dura decenni se non secoli: le ha realizzate una giunta del passato a voi omogenea. Non le viene tristezza a vedere che dopo poco più di vent’anni gli stessi che oggi lamentano il suo degrado e investono molto denaro pubblico l’hanno realizzata così male? Come poi è avvenuto per corso Vittorio, dove 10 anni fa realizzaste il manto giallo di cui ora lamentate la rottura immediata e perdurante negli anni, con la quale motivate il rifacimento."
Infine il presidente conclude:
"Come dite sempre, avete avuto i voti e governate. Ma avete scelto uno stile chiuso, che non informa, non ascolta e invece denigra i vostri critici (che, magari, sarebbero anche portatori di suggerimenti,
competenze, condivisione). Fate quel che volete, se state nella legge; noi vi controlleremo con le nostre forze limitate. Ma levatevi dalla testa che ci toglierete la parola. Il manovratore VA disturbato; è questo il sale della democrazia."