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Ospedale, elisuperficie: scoppia il caso dei risultati delle prove di carico

A sollevare la questione il consigliere comunale della Lega Armando Foschi che sottolinea come, nonostante l'annuncio del manager Asl della scorsa settimana, l'Enac non abbia ancora ricevuto le carte

Nessun documento ricevuto dall'Enac sulle prove di carico dell'elisuperficie dell'ospedale di Pescara, nonostante l'annuncio di sei giorni fa del manager Asl Mancini riguardante l'esito positivo delle prove. Scoppia la polemica sulla questione delle prove di carico dell'elisuperficie del nosocomio pescarese, chiusa ormai definitivamente dal 9 giugno per inagibilità.

A sollevare il caso il consigliere comunale della Lega Foschi, che chiede dunque spiegazioni su una vicenda che parte dal 2017, quando lo stesso Foschi fu il primo a segnalare il problema degli elicotteri del 118 costretti ad atterrare in aeroporto per il peso eccessivo rispetto al carico massimo che la struttura può sostenere:

"I feriti gravi trasportati in elicottero non arrivavano più direttamente in ospedale ma dovevano essere portati all’aeroporto di Pescara, in via Tiburtina-San Giovanni Teatino, dove venivano caricati su un’autoambulanza per arrivare nel nosocomio, impiegando almeno 15 minuti in mezzo al traffico cittadino. Questo significa vanificare il concetto stesso di ‘velocità di soccorso’ e ci siamo chiesti, due anni fa, come fosse stato possibile, da parte della Asl, commettere un simile errore, visto che nel capitolato era scritto in modo chiaro che le aziende che si candidavano al servizio avrebbero dovuto eseguire sopralluoghi per verificare le condizioni dell’elisuperficie"

Foschi prosegue ricordando che l'8 giugno scorso si scopre che l'elisuperficie è stata definitivamente chiusa per inagibilità, ed inutilizzabile per qualsiasi tipo di elicottero, ma il manager Asl il 29 giugno aveva fatto sapere che i test di carico appena eseguiti avevano dato esito positivo e la documentazione era stata inviata all'Enac ma l'ente fa sapere di non aver ricevuto nessuna documentazione:

È chiaro che siamo dinanzi a un palleggio che ormai rende obbligatorio il coinvolgimento delle altre Istituzioni, Regione Abruzzo e Comune di Pescara, per restituire a Pescara un servizio perso per responsabilità specifica dell’attuale management della Asl e che è di vitale importanza. E al sindaco di Pescara Masci, proprietario peraltro dell’Eliporto per sentenza del Consiglio di Stato, chiediamo di convocare in Comune il manager Mancini e di farsi consegnare le carte inerenti le prove di carico, in modo da inviarle velocemente e personalmente all’Enac per i successivi provvedimenti

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