rotate-mobile
Politica

Nessuna obiezione sul nome "Pescara" dai sindaci di Montesilvano e Spoltore, ma la nuova città dovrà mantenere salde le identità

Una richiesta che sottolinea in particolare il sindaco di Spoltore Chiara Trulli, con De Martinis che si dice pienamente soddisfatto della nuova legge in cui "il fattore tempo" gioca un ruolo determinante: venerdì 3 marzo il primo incontro per raggiungere gli obiettivi fissati dal cronoprogramma

Sul fatto che si chiamerà Pescara non ci sono obiezioni, ma è sul come si dovrà arrivare alla nuova Pescara e cioè alla città metropolitana che fonderà la città adriatica con Montesilvano e Spoltore è sia per il sindaco Ottavio De Martinis che per il sindaco Chiara Trulli la vera sfida.

Entro settembre 2023, come previsto dalla legge approvata dal consiglio regionale, tre dei servizi dei tre comuni dovranno essere accorpati e questo “significherà una grande mole di lavoro che si aggiunge all'ordinario”, sottolinea Trulli, primo cittadino di Spoltore.

Condivisione, dunque, sembra essere una delle parole chiave con “il fattore tempo”, sottolinea De Martinis, che se vissuto nel modo giusto sarà quanto necessario a far sì che Pescara, questo il nome che avrà la città metropolitana, possa camminare con le sue gambe.

L'altra è “identità” ed è su questa che torna a insistere Trulli. “Non vedo come un problema la questione del nome che resterà Pescara – dice -, in fondo tutti noi amiamo e siamo legati al capoluogo: parafrasando il Vate, siamo pescaresi da sempre non meno che spoltoresi. Quello che andrà tutelato è il senso d'identità, a cominciare da una gestione del territorio che dovrà tenere conto delle differenze tra le comunità d'origine. Anche se il nome resterà Pescara, la nuova città va costruita con una sostanza politica diversa da quella che stiamo sperimentando oggi”, conclude. Un'identità che passa anche per i municipi che chiede restino quelli che oggi identificano quei comuni che entreranno a far parte di un'unica realtà.

Già venerdì 3 marzo fa sapere, ci sarà una prima riunione tra le tre città coinvolte per iniziare a lavorare seriamente per arrivare pronti alla prima scadenza, cioè quella di fine settembre 2023 che segnerà, qualora saranno raggiunti gli obiettivi prefissati dal cronoprogramma della nuova legge, il proseguo delle attività di fusione che sarà ufficiale il primo gennaio 2027. Se così non sarà, infatti, scatterà il commissariamento con la nuova città che nascerà già dal primo genanio 2024.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nessuna obiezione sul nome "Pescara" dai sindaci di Montesilvano e Spoltore, ma la nuova città dovrà mantenere salde le identità

IlPescara è in caricamento