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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I Radicali Abruzzo contro la legge per la Nuova Pescara: vince la politica del rinvio, potrebbe non nascere mai

Duro il commento dopo l'approvazione in consiglio regionale e lo slittamento al 2027: "Il commissariamento uno specchietto per le allodole, tradita la volontà dei cittadini"

Per i Radicali Abruzzo “l'approvazione della nuova legge sulla fusione dei comuni di Spoltore, Montesilvano e Pescara è l'ennesimo tradimento dei cittadini abruzzesi” e quella scritta in consiglio regionale è stata “una pagina vergognosa della politica abruzzese”.

Il dito la compagine politica lo punta verso il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che si sarebbe “palesemente schierato dalla parte del rinvio, contemplando il commissariamento solo come remota soluzione”.

Secondo quanto previsto dalla legge a questo si ricorrerà se a fine settembre 2023 le amministrazione non avranno portato a termine i compiti loro assegnati così come previsto dal cronoprogramma stilato. In caso contrario si andrà avanti con la nuova città destinata a nascere nel 2027. Per i Radicali se da una parte lo slittamento della fusione decisa con il referendum del 2014 e con la legge regionale del 2018 con la Nuova Pescara che si prevedeva nascesse nel 2023 “rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’incapacità della politica di condurre a termine un processo in atto da nove anni”, alla luce di quanto approvato sarebbe stato più logico passare al vaglio una legge che rinviasse direttamente tutto al 2027.

“Il commissariamento è uno specchietto per le allodole – incalzano i Radicali -: allo schianto dei politici che dovrebbero rappresentare i cittadini che li hanno votati, Sospiri fa scoppiare l’airbag. Il presidente del consiglio regionale parteggia per il rinvio, dicendosi fiducioso nei confronti dei tre sindaci” che dunque, questo sostengono, sarebbero tutti stati d'accordo con il rinvio. Rinvio che per loro sarà solo l'ennesimo di molti altri. “L’assunzione di responsabilità delle scelte politiche è passata di moda – chiosano i radicali - Abbiamo sopportato ogni bugia sulla vicenda della fusione dei tre comuni: il covid prima, ora l’inserimento del commissariamento come paraurti, la giustificazione di una fusione che, se fosse avvenuta nel 2024, sarebbe stata 'a freddo'. Probabilmente il presidente Sospiri manca di qualche conoscenza in fisica, eppure dovrebbe sapere che la materia si raffredda col tempo: che sia un atto deliberato quello di far freddare la fusione, facendo trascorrere nove anni, che diventeranno tredici dal referendum nel 2027?”.

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