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Nuova Pescara, M5s contro il centrodestra: "Rinviarne la nascita vuol dire perdere 40 milioni di euro in quattro anni"

Gli esponenti comunali del Movimento si scagliano contro chi in Regione, denunciano "Vuol fare deragliare il progetto rinviando la fusione al 2027. Dicano chiaramente agli elettori quali sono i loro interessi"

I consiglieri comunali del M5s si scagliano contro quelli regionali del centrodestra. Rinviare la nascita della Nuova Pescara al 2027 significherebbe, denunciano Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, “far perdere alla città di Pescara 40 milioni di euro nei prossimi 4 anni”. L'attacco è in particolare al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e i capigruppo regionali di Fratelli d'Italia e la Lega Guerino Testa e Vincenzo D'Incecco cui si rivolge Alessandrini chiedendo di far sapere agli elettori che hanno detto “sì” alla fusione in occasione del referendum, quali siano i loro interessi. “E' ora – afferma la capogruppo comunale - che gli esponenti del centrodestra pescarese calino la maschera e si assumano la responsabilità di voler fare carta straccia del voto di oltre 100 mila cittadini e dei soldi che sono a loro disposizione e che verranno persi a causa del rinvio”.

I pentastellati ricordano quindi l'impegno profuso per far sì che alla fusione si arrivasse nei temi stabiliti e il lavoro fatto nelle commissioni congiunte dei tre Comuni: “Sono stati coinvolti i Parlamentari del MsS, dalla deputata Valentina Corneli al senatore Gianluca Castaldi, nell'iter approvativo degli emendamenti che hanno portato allo stanziamento di oltre 100 milioni di euro in 10 anni per sostenere il processo di fusione. Al contrario, la maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo si è distinta per la mancata erogazione dei 300 mila euro già deliberati ma mai stanziati ed ora per la stesura dell'emendamento che vuole rinviare tutto al 2027”

“Proprio quando tutto sembrava andare per il verso giusto spunta l'emendamento killer che rischia di fermare il processo di fusione – incalzano Di Renzo e Sola –- Decine di milioni di euro sono stati stanziati dal governo per sostenere il processo di fusione che fine faranno di fronte all'ostruzionismo del centrodestra in Regione Abruzzo? Evidentemente gli interessi del sindaco leghista di Montesilvano, nonché presidente della Provincia di Pescara o la durata della consiliatura di Spoltore contano più della volontà dei cittadini e dei 40 milioni di euro che si perderanno con il rinvio della fusione al 2027”. “Ormai concludono i tre esponenti comunali del Movimento - le condizioni per accelerare i tempi per rispondere alla pressante richiesta di cittadini, associazioni, e mondo produttivo ci sono tutte. E' gravissimo che la maggioranza di centrodestra in regione invece di attivarsi per iniziare a lavorare seriamente al raggiungimento di questo importante obiettivo tiri improvvisamente il freno a mano rischiando di far deragliare un treno pieno di grandi opportunità ormai lanciato su binari privi di ostacoli”.

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