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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Sulla Nuova Pescara Blasioli e Paolucci (Pd) ribadiscono: "Non si perda altro tempo"

I consiglieri regionale del Partito Democratico chiedono che la fusione fra Pescara, Montesilvano e Spoltore avvenga il prima possibile

Il gruppo dei consiglieri regionali del Pd da sempre ha voluto che la fusione fra Pescara, Montesilvano e Spoltore avvenisse il prima possibile. A ribadirlo i consiglieri regionali del Partito Democratico Antonio Blasioli e Silvio Paolucci che si inseriscono nel dibattito acceso negli ultimi giorni dalla proposta di legge del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri per uno slittamento della fusione rispetto alla data attualmente prevista verso il 2027 come spiegano i consiglieri Dem:

"Il progetto di legge a firma del Presidente del Consiglio Regionale Sospiri è volto essenzialmente a rimodulare la data di formazione della nuova municipalità, spostandola al 2027, e a ridefinire – in modo discrezionale e farraginoso – le modalità di costituzione del nuovo ente. Per giunta, il disegno di legge in questione contempla l’utilizzo di un ufficio designato che di fatto non è stato mai istituito, ovvero quello incaricato di supportare i Comuni nel processo di fusione, predisposto con la legge n°10 del 16 giugno 2022 grazie ad un emendamento proposto dal centrosinistra e approvato all’unanimità dal consiglio regionale. In sostanza l’organo avrebbe potuto accompagnare le municipalità nella difficile fase di gestazione, mentre invece si sono persi sei mesi e il prossimo settembre, in base alla proposta di legge, sarà chiamato a valutare se ricorrano o meno le condizioni per la nuova Pescara al 2027. Nella commissione odierna la direttrice Grimaldi ha fatto sapere di aver richiesto l’istituzione dell’ufficio suddetto, sottolineando però come il dipartimento preposto a fusioni e accorpamenti lamenti carenza di personale a fronte dell’aumento di mansioni e competenze, e pertanto - deduciamo – faticherà ad assolvere un compito così complesso. "

Per i consiglieri d'opposizione la Regione non si è attivata per la nomina di un commissario come previsto dalla legge 26/2018 già a partire dall'agosto 2022 per una precisa scelta politica, un fatto ritenuto grave che tradisce la volontà dei cittadini e il referendum del 2014:

"Mette in luce la prevalenza della volontà politica rispetto a disposizioni legislative. Una circostanza che riteniamo preoccupante per il futuro, vista l'ampia discrezionalità rimessa dalla proposta di legge in discussione, in merito al possibile posticipo della fusione al 2027, al parere del presidente della giunta regionale e del presidente del consiglio regionale. Per questo motivo, come confermeranno gli emendamenti che presenteremo lunedì 6 febbraio, stiamo lavorando in commissione per arrivare entro il 1 gennaio 2024 alla fusione mediante una formula ottimale che non arrechi disagi né alle comunità né ai tre comuni."

Ricordiamo che 27 sigle fra associazioni di categoria, imprese e sindacati erano scesi in piazza qualche giorno fa proprio per chiedere di predisporre la nascita della Nuova Pescara nei tempi stabiliti, senza un'ulteriore slittamento al 2027.

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