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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Nomine regionali, l'Idv commenta: "La maggioranza non può farle"

Interviene l'Italia dei Valori sulla questione delle nomine regionali, che, secondo il PDL, sarebbero 250, mentre per il capogruppo Costantini sarebbero illegittime. "La maggioranza non può fare quelle nomine, lo vieta la Legge regionale 4/09"

Non si placano le polemiche intorno alla questione delle nomine regionali riguardanti diversi enti pubblici abruzzesi.

Da una parte, il PDL sembra spaccato riguardo la suddivisione delle nomine, con tanto di lettera ufficiale da parte dei deputati della maggioranza ai coordinatori nazionali del partito, che accusano i senatori di voler decidere autonomamente senza coinvolgerli nelle scelte.

Per ora, la questione viene accantonata in attesa della fine del G8, almeno questa è la decisione del Presidente Chiodi e dei senatori Di Stefano e Piccone, ma le tensioni sembra siano destinate a continuare anche nei prossimi giorni.

Dall'altra, l'Italia dei Valori ha fatto sapere, tramite il capogruppo regionale Costantini, che la questione delle nomine in realtà sarebbe un "fuoco di paglia".

Il motivo, per Costantini, è semplice: in base alle Legge 4/09, non si possono fare nuove nomine finchè non verrà completata l'opera di fusione e soppressione degli Enti regionali. In pratica, prima occorre riformare l'intero sistema delle aziende pubbliche regionali, commissariandole per tutto il periodo necessario, utilizzando risorse interne alla Regione per la loro amministrazione e gestione.

Solo il Presidente della Regione può assumersi la responsabilità di rigettare i commissariamenti per effettuare nuove nomine, un'ipotesi che Costantini ritiene impraticabile vista la situazione dei bilanci abruzzesi.

Costantini quindi conclude giudicando la cifra di 250 nomine fantasiosa e priva di qualsiasi fondamento concreto.
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