rotate-mobile
Politica

Nessuna indennità di produzione per il personale della Asl di Pescara, Blasioli (Pd) chiede chiarimenti

Per il mese di luglio non è stata prevista e ora il consigliere regionale vuole sapere dal direttore generale della Asl e dall'assessore regionale alla sanità il perché: "Da eroi a ultima ruota del carro, la decisione lascia sgomenti"

“Sgomenta” per il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli il fatto che per il personale sanitario della Asl di Pescara non sia stata prevista l'indennità di produzione per il mese di luglio. Risposte le chiede ora al direttore della Asl di Pescara Vincenzo Ciamponi e l'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì che hanno convocato domani alle 12 un incontro con le organizzazioni sindacali per “Comunicazioni istituzionali” fa sapere “e capiremo la motivazione di questa scelta e i tempi per porre rimedio”. Se così non fosse, annuncia, ai due si chiederà un'audizione in conferenza dei capigruppo. “Gli eroi che hanno combattuto il covid senza i presidi e mettendo a rischio le proprie famiglie non sono stati neanche considerati per quel che riguarda ciò che è dovuto in base alla contrattazione e anzi a discapito di questa, a luglio non riceveranno neanche gli incentivi del Piano performance, che avevano preventivato nel proprio bilancio – denuncia Blasioli -: magari per le spese ordinarie, o per far fronte agli aumenti delle bollette o per qualche giorno di riposo per i propri figli”. Il consigliere Pd sottolinea poi come seppur non si tratti di somme

Non somme eccezionali, ma somme sicuramente indispensabili per il bilancio famigliare. “Alcuni parlano di un utilizzo di questi fondi da parte della Asl, circostanza che apre molti dubbi sia in merito alla utilizzabilità di questi fondi, sia per l’enorme flusso di denaro arrivato alle Aziende per la pandemia che ben avrebbe potuto essere utilizzata a fronte di queste esigenze – prosegue l'esponente Pd -. Nei giorni scorsi si è parlato anche della mancata ripartizione degli stessi ad opera della Giunta regionale ma non sono pervenuti allarmi simili da parte di medici e infermieri delle altre Asl. La situazione va chiarita e vanno assunti impegni per il ripristino immediato di queste spettanze”

“Parliamo di somme che variamo dalle 800 euro alle 1.500 euro a seconda delle qualifiche, somme necessarie per chi ha programmato la vita famigliare sulla base di queste e soprattutto per le medici e infermieri che hanno già perso tanto a causa del covid – dichiara ancora Blasioli -, in termini di vita famigliare e stress e sottolineo come ancora una volta a fare i sacrifici siano coloro che nei reparti prestano il proprio lavoro, e non il direttore generale, quello amministrativo e quello sanitario che con determinazione dirigenziale del 21 giugno n. 233/Tep si sono ripartiti per il solo mese di giugno fondi per la indennità di posizione, rispettivamente di 15 mila 327,086 euro per il Manager e di 8 mila 772,81 e 7 mila 808,93 euro rispettivamente per direttore amministrativo e direttore sanitario. Fondi contrattuali, previsti naturalmente – conclude - , ma quanto sarebbe stato un bel gesto congelarli almeno per il mese di giugno e luglio, in attesa di ripristinare quelli di medici e infermieri e personale sanitario?”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nessuna indennità di produzione per il personale della Asl di Pescara, Blasioli (Pd) chiede chiarimenti

IlPescara è in caricamento