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Nidi d’infanzia, Cerolini chiede un incontro con Alessandrini e Diodati

Il coordinatore di Forza Italia interviene sul caso di 110 bambini rimasti in lista d'attesa dallo scorso settembre e propone di riaprire un capitolo di spesa ad hoc per riavviare le convenzioni con i nidi privati autorizzati, rilanciando il progetto 'Un Nido per Tutti'

“Dopo due settimane di attesa, abbiamo inviato questa mattina al sindaco Alessandrini la richiesta di un incontro sul ‘caso’ della difficile situazione inerente l’assenza di posti nei nidi d’infanzia comunali e l’annullamento di tutte le convenzioni con i nidi privati”.

Lo ha annunciato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini ufficializzando la lettera spedita al primo cittadino e all’assessore al Bilancio Giuliano Diodati.

“Sono ben 110 – afferma Cerolini – i piccoli rimasti in lista d’attesa dallo scorso primo settembre, ovvero 100 famiglie che, in assenza di risorse personali, si vedono costrette a ricorrere ai nonni o alla babysitter per la gestione dei piccoli, quando addirittura la mamma non è costretta a rinunciare al lavoro. Con il sindaco e con l’assessore al Bilancio Giuliano Diodati vogliamo aprire un Tavolo di concertazione per l’individuazione nel nuovo bilancio di previsione, in fase di redazione, delle risorse finanziarie necessarie a riattivare, già dal prossimo primo bilancio, le convenzioni con le strutture private”.

Cerolini propone di “riaprire, nel redigendo bilancio di previsione pluriennale e annuale, un capitolo di spesa ad hoc per riavviare le convenzioni con i nidi privati autorizzati, rilanciando il progetto ‘Un Nido per Tutti’ al fine di garantire, già a partire dal primo gennaio 2017, un sostegno economico adeguato a quelle famiglie che, rimaste fuori dai nidi comunali, potranno scegliere di portare i propri piccoli in un nido privato, pagando solo una parte della retta. Mi auguro che Alessandrini non voglia trincerarsi dietro il pretesto del ‘predissesto’ perché è evidente che un tale investimento, comunque irrisorio rispetto a un bilancio comunale, può tranquillamente prevedere una compartecipazione regionale, com’è sempre accaduto in passato”.

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