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Multe non pagate, Sospiri a giudizio per la vicenda Soget: “Accusa che non comprendo”

Accorato comunicato stampa del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo: "Prendo atto della decisione assunta dal Gup del Tribunale di Pescara. Attenderò la prima udienza con serenità ma anche con amarezza"

In sostanza, la Procura e il Gup sosterrebbero che Sospiri non avesse diritto alla rateizzazione del debito, una rateizzazione "che inizialmente avevo chiesto, che gli uffici mi avevano concesso con decisione autonoma, perché certamente non potevo attribuirmi da solo una rateizzazione, tenendo conto dell’importo tutt’altro che irrilevante, e di cui avevo chiesto di usufruire come consentito dalla legge e come avrebbe fatto qualunque altro cittadino dinanzi a un debito di grossa entità. Peraltro poi non ho comunque beneficiato di quella rateizzazione, avendo deciso di saldare l’intero importo, more e interessi compresi, in un’unica soluzione, prima dell’apertura dell’indagine, e questo perché il mio debito non era ‘inesigibile’, ma tutt’altro: doveva essere riscosso e infatti lo è stato".

Secondo gli organi inquirenti, ci sarebbe poi una differenza tra le cartelle di pagamento richieste e quelle effettivamente pagate di circa 936 euro, “differenza, in realtà, dovuta a tutti i bollettini ritrovati e già saldati, dunque pagamenti già avvenuti e non più dovuti”, precisa Sospiri.

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