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Via il mercato dalla Strada parco, si cerca un nuovo spazio per ospitarlo: scoppia la polemica

Oggi l'incontro dell'assessore Cremonese con addetti ai lavori e associazioni di categoria per decidere dove collocarlo, ma dai consiglieri della lista Sclocco sindaco e dal comitato strada parco arrivano le critiche: il mercato deve rimanere dov'è

Oggi pomeriggio l'assessore comunale al commercio Alfredo Cremonese incontrerà addetti ai lavori e associazioni di categoria per valutare dove dovrà spostarsi, in modo definitivo, il mercato che il mercoledì mattina si tiene sulla Strada parco. Uno spostamento che, tra i parcheggi estivi e il completamento del tracciato della filovia qui non potrebbe restare e se per ora sarà spostato più a nord, in via Cadorna, il suo destino è quello di trovare una nuova sede entro fine anno dato che entro fine 2022 il nuovo mezzo per il trasporto pubblico dovrebbe entrare in funzione. 

Non ci è voluto molto perché la notizia sollevasse polemiche e i primi ad intervenire sono i consiglieri comunali d'opposizione della lista Sclocco sindaco Mirko Frattarelli e Marinella Sclocco. Con loro anche il presidente dell'associazione Strada parco bene comune Ivano Angiolelli. “Uccidere un mercato vuol dire uccidere un sistema di relazioni umane, fondamentali in questo periodo storico”, affermano Sclocco e Frattarelli che auspicano una soluzione “seria e dignitosa sia per gli ambulanti che per i residenti”. Da loro arriva anche l'invito al sindaco Carlo Masci e lo stesso Cremonese a recarsi mercoledì al mercato “per ascoltare i sentimenti degli ambulanti e degli utenti del mercato. Si accorgeranno che vi è unanimità per la difesa del mercato nel suo luogo naturale: la strada parco”. Per loro “i mercato vanno difesi, tutelati, allargati e resi più fruibili ed inclusivi” per cui da lì nessuno deve andar via. Per questo all'amministrazione chiedono di sospendere, “sempre se vedrà la luce”, sottolineano Frattarelli e Sclocco, “il servizio della filovia tutti i mercoledì mattina per dare appunto la possibilità al mercato di svolgersi naturalmente. Non si possono stravolgere le abitudini di migliaia di cittadini, di cui moltissimi anziani. I mercati rionali non si toccano”.

Ancora più duro l'attacco di Angiolelli per il quale “prosegue, inesorabile, pezzo dopo pezzo, l’opera demolitrice della funzione sociale della Strada parco, tipica del sindaco Carlo Masci, che in tutta evidenza non ama affatto via Castellamare Adriatico”. Quella che si va configurando, incalza, è “la fine del secondo mercato rionale di Pescara, per dimensioni e rilevanza sociale ed economica. Bella roba. Con buona pace delle promesse marinaresche sulla salvaguardia garantita alla permanenza intoccabile delle bancarelle” chiosa il presidente del comitato Strada parco bene Comune che ricorda il fatto che era stato annunciato che il trasporto pubblico locale avrebbe seguito un altro percorso il mercoledì e che non ci sarebbero stati i parcheggi e estivi. Dichiarazioni che fanno il paio, prosegue “con la parata rocambolesca dei cinque Rampini E80, in esibizione muscolare patetica sul corridoio verde della città. Senza immatricolazione e collaudo, senza polizza di assicurazione, senza dignità e senza onore, dirottati sulla linea 10 in tutta fretta giacché inibiti alla circolazione fuori dai confini territoriali del Comune di Pescara. Una figura meschina, degna di una compagine composta di dilettanti allo sbaraglio, alla ricerca di soluzioni precarie, avventate e miracolistiche”. Quindi l'attacco su tutta la gestione della viabilità a cominciare da viale Marconi “nel caos più totale” la cui organizzazione, aggiunge, “svela l’intento malcelato di occupare al più presto le strade principali di Pescara con un mezzo di trasporto qual che sia”. Se sul mercato, dunque, il “no” è chiaro, sulla filovia si attende la risposta del Tar del 14 ottobre sulla ripresa dei lavori “irregolari e illegittimi”. Una sentenza che auspica si trasformi nella “Caporetto politica” dell'amministrazione.

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