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Masci incontra il presidente Sospiri per proporre la modifica di due leggi regionali riguardanti i canili ed i divieti di balneazione

L'obiettivo del sindaco è la modifica e l'adeguamento sulle norme relativa alla distanza dei canili dai centri abitati e sulle ordinanze di divieto di balneazione in caso di forti piogge

Modificare urgentemente due leggi regionali da adeguare alla realtà attuale, riguardanti la distanza dei canili dai centri abitati e presidi sanitari, ed i divieti temporanei di balneazione. Il sindaco Masci ha incontrato il presidente del consiglio regionale Sospiri chiedendo due urgenti proposte di modifica inoltrate alla giunta Marsilio ed agli assessori competenti.

Sulla questione dei divieti di balneazione, Masci già ieri 5 agosto era intervenuto durante la conferenza stampa sui dati delle acque cittadine, evidenziando come non sia più accettabile dover emanare dei divieti temporanei di balneazione ad ogni pioggia e piccolo sversamento, anche quando accadono in località esterne a Pescara:

Questo accade per preciso obbligo nonostante il più recente e accurato screening delle acque dell’Adriatico, a cura dell’Arta, abbia accertato il raggiungimento di standard di qualità impensabili fino a poco tempo fa. Il mare è certificato pulito ed è stato così durante tutta la stagione, anche quando il sindaco era costretto a far apporre i cartelli di divieto di balneazione. Ci ritroviamo in Abruzzo in una situazione unica a livello nazionale, determinata nel tempo da diverse motivazioni fortunatamente superate, e pertanto l’anomalia di disporre in capo al sindaco l’obbligo sistematico delle proibizioni va assolutamente sanata.

L'obiettivo è quello di tutelare l'immagine della città evitando confusione e distorsioni nocive per il tessuto economico balneare cittadino. La seconda proposta di modifica è sulla legge riguardante la distanza di 300 metri fra i canili e gli insediamenti abitati, distanza che non è più prevista dalla legge quadro nazionale. Per questo, Masci chiede anche in virtù dei nuovi assetti dei canili e della sensibilità verso gli amici a quattro zampe, di modificare la legge regionale:

D’intesa con i tecnici abbiamo proposto di riformulare la legge regionale con il concetto di “sufficiente distanza, e comunque non inferiore a 200 m. dalle strutture sanitarie”. In ambedue i casi la logica e il buon senso ci fanno sperare in un rapido accoglimento da parte della Regione delle nostre richieste

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