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Sabato, 20 Aprile 2024
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Marsilio sul ritorno in zona gialla: "Si lavora per averla prima di Natale"

Il presidente della Regione ha fatto il punto della situazione dopo l'entrata in vigore ufficiale della zona arancione avvenuta oggi 13 dicembre

Se l'Abruzzo può considerare l'ipotesi di rientrare nella zona gialla prima di Natale, è solo grazie all'ordinanza di anticipo della zona rossa entrata in vigore il 18 novembre. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marsilio, facendo il punto della situazione per il possibile ritorno nella fascia minima di rischio per il contagio da Covid, dopo l'entrata in vigore ufficiale di oggi 13 dicembre nella zona arancione.

Il governatore intanto ha chiarito che l'interlocuzione e il dialogo con il ministro non si è mai interrotta ed ora è ripresa con basi costruttive dopo la vertenza per il passaggio anticipato in zona arancione. Marsilio evidenzia come ci siano molte prese di posizione sul territorio da parte di politici, sindacati, imprenditori e cittadini e per questo ha spiegato che tenendo conto dei tempi burocratici del Ministero, l'Abruzzo entrerebbe in zona gialla domenica 27 dicembre, al termine dei 14 giorni minimi di permanenza nella zona arancione, senza alcuna deroga alle regole rigide imposte che però non tengono conto dei dati reali aggiornati.

È bene far notare che le ordinanze adottate dal Ministro Speranza portano la decorrenza a partire dalla giornata di domenica (la prima il 22 novembre) invece che dal lunedì, perché l’Abruzzo si trovava già in regime di restrizioni da zona rossa per autonoma decisione della Regione. Altrimenti, la prima ordinanza avrebbe avuto decorrenza da lunedì 23 novembre, trascinando l’attuale ultima decorrenza a lunedì 28 dicembre (invece che domenica 27).

Il presidente ricorda che l'Abruzzo, tenendo conto dei dati epidemiologici aggiornati, decise autonomamente di passare in zona rossa dal 18 novembre, senza attendere il parere della successiva cabina di regia

Per questo, leggendo i dati che collocano l’Abruzzo perfettamente in linea con la media nazionale su tutti i principali indicatori (Indice di contagiosità, tasso di occupazione posti letto in terapia intensiva e area medica, indice di ospedalizzazione, percentuale di positivi sui tamponi effettuati, numeri di tamponi eseguiti…), abbiamo chiesto di anticipare il ritorno in arancione dallo scorso 7 dicembre (e l’Abruzzo vi è rimasto tutta la settimana tranne sabato per l’evidente impuntatura del Governo a voler stabilire una ‘questione di principio’ prescindendo dal merito). Accettando questa versione, l’Abruzzo potrebbe tornare in zona gialla al più tardi lunedì 21 dicembre.

L'anticipo della zona gialla

Marsilio ha poi aggiunto che è in corso un forte dibattito sul blocco degli spostamenti interregionali nelle zone gialle dal 21 dicembre, e se questo blocco dovesse permanere, l'Abruzzo avrà un buon argomento da presentare al Governo per decretare la zona gialla domenica 20 dicembre, per consentire una minima ‘finestra’ di spostamenti per una Regione altrimenti ‘chiusa’ da metà novembre a gennaio, ‘riallineando’ l’Abruzzo al resto d’Italia di cui condivide la medesima condizione epidemiologica.

Rispetto alla posizione della Regione, il Ministro Speranza ha replicato che mantiene la disponibilità a considerare come termine di decorrenza quello di mercoledì 23 dicembre, riconoscendo gli effetti dell’anticipazione autonoma della zona rossa ma senza ‘derogare’ dalla durata dei periodi di ‘permanenza’.

Ovviamente, ribadisce il presidente, è fondamentale che il contagio continui a scendere e migliori costantemente la situazione sul fronte della pressione ospedaliera, e per questo è bene mantenere alta la guardia.

In sintesi, l’interlocuzione tra le istituzioni è in corso e non si è mai interrotta, nemmeno nei giorni segnati dal conflitto di fronte al Tar. A proposito del quale, voglio ringraziare la saggezza e la ponderazione del Presidente, che non ha concesso al Governo una sospensiva inaudita altera parte non riconoscendo alcun “periculum” imminente come reclamato dalla parte ricorrente, lasciando che l’Abruzzo restasse in zona arancione altri tre giorni (mercoledì, giovedì e venerdì), convocando anzi le parti venerdì. Giorno in cui, a causa del fatto che il Ministro si è pronunciato solo a tarda serata, il Tar si è dovuto decidere per una sospensiva che ha provocato il paradosso burocratico che ci siamo appena lasciati alle spalle.

Il governatore quindi conclude che grazie a questa interlocuzione l'Abruzzo potrebbe entrare in zona gialla al più tardi il 23 dicembre, se non qualche giorno prima, una prospettiva molto concreta che dipenderà anche dalla volontà del ministero, già dichiarata, di anticipare la zona rossa il 18 novembre.

In occasione della prossima cabina di regia convocata venerdì 18 dicembre, presenteremo una dettagliata relazione per sostenere le nostre tesi e le nostre ragioni, e alla luce del report settimanale sottoporrò subito dopo al Ministro una motivata bozza di ordinanza sulla quale acquisire la sua intesa.

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