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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Marcozzi (M5s) sulla proposta di legge per il cimitero dei feti: "Da Fratelli d'Italia invasione inaccettabile della sfera privata"

La capogruppo alla Regione del M5s interviene nel dibattito riguardante la proposta di legge sulla sepoltura obbligatoria dei bimbi mai nati di Fratelli d'Italia

Anche il M5s, con la capogruppo alla Regione Sara Marcozzi, interviene nel dibattito riguardante la proposta di legge regionale di Fratelli d'Italia riguardante il cimitero dei feti e le sepolture dei bimbi mai nati. Secondo la pentastellata, si tratta di un ingresso e una violazione della sfera privata vergognosa da parte di Fdi, con i proponenti Testa, Quaglieri e Liris che intendono passare alla storia come i peggiori legislatori di tutti i tempi.

"Nessuno può conoscere quale dolore e quale sofferenza ci sia alle spalle di un aborto, e certamente non dovrebbero essere dei consiglieri regionali a imporre obblighi di legge che scavalcano libertà che bisognerebbe garantite, soprattutto nei momenti di estrema difficoltà. Purtroppo questo è il modus operandi del centrodestra, che continua a portare l'Abruzzo indietro, a navigare in direzione contraria rispetto alla storia e alle conquiste civili ottenute negli ultimi decenni. Bene fanno le numerose associazioni a scendere in piazza, tra Pescara e L'Aquila, per far sentire la propria voce contro questo progetto di legge inaccettabile”.

La proposta di legge prevede che per ogni aborto che si verifica prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, sia disposta la sepoltura dalla Asl in un'area cimiteriale, qualora i genitori non dovessero provvedere:

“La completa assenza di attenzione verso i diritti delle donne era già emersa nel febbraio scorso quando, con una circolare, Regione Abruzzo complicava l'accesso al farmaco per l'interruzione di gravidanza, raccomandandone l'uso in ospedale e non nei consultori. Il progetto di legge sui bambini mai nati non è altro che il prosieguo di questa politica, che preferisce puntare il dito contro le donne abruzzesi piuttosto che aiutarle e sostenerle nei momenti di estrema fragilità. Eppure ci sarebbero una marea di iniziative che il centrodestra potrebbe prendere per una seria difesa dei diritti civili e per promuovere iniziative di parità di genere. Invece, puntualmente, scelgono di guardare in direzione opposta”. La Marcozzi ha concluso che utilizzerà ogni strumento per opporsi a questo disegno di legge che riporterebbe l'Abruzzo nel passato.
 

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