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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Marco Cappato a Pescara l’8 marzo per la legge regionale sul suicidio assistito

Il leader dell’Associazione Luca Coscioni torna in Abruzzo per presentare la legge sul suicidio assistito che prevede una regolamentazione dei tempi per la richiesta del paziente

Marco Cappato sarà in Abruzzo l’8 marzo per presentare la legge regionale sul suicidio assistito. Nella nostra regione, infatti, è cominciata la raccolta di 5.000 firme entro 90 giorni per portare in consiglio regionale la legge d’iniziativa popolare, oggetto della campagna “Liberi Subito”. Il tour abruzzese del leader dell’Associazione Luca Coscioni prevede due tappe: a Teramo, in corso San Giorgio, dalle ore 11, e poi a Pescara, all’ingresso dell’università d’Annunzio, lungo viale Pindaro, a partire dalle ore 13:30.

“La raccolta firme è iniziata da pochi giorni. C’è bisogno dell’aiuto di tutta la cittadinanza per portare in consiglio regionale una legge di civiltà come quella sul suicidio assistito. Le disobbedienze di Marco sono la risposta a un parlamento inerte da oltre 30 anni: quando la politica si fa sorda, sono i cittadini a mobilitarsi. Per questo si può dare la disponibilità a raccogliere le firme o autenticare e informarsi sui tavoli di raccolta firme che verranno fatti ogni settimana sul sito inabruzzo.liberisubito.it”, commenta Riccardo Varveri, coordinatore della campagna in Abruzzo. Nei giorni scorsi la proposta di legge di iniziativa popolare è stata consegna all'Aquila, al palazzo della Regione. 

“Grazie alla disobbedienza civile di Marco Cappato e Fabiano Antoniani (Dj Fabo), dal 2019 la Corte costituzionale ha legalizzato l'accesso al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da ormai 4 anni questo aiuto è quindi un diritto per tutti i cittadini che abbiano i requisiti previsti dalla Consulta”, ha dichiarato Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia Legale per l’Associazione Luca Coscioni. "In assenza di una legislazione nazionale o regionale non sono però garantiti tempi certi per la verifica delle condizioni di chi avanza questo tipo di richieste. Come successo a Federico Carboni nelle Marche, il primo cittadino a poter accedere legalmente al suicidio assistito in Italia, l'attesa può arrivare fino a due anni. Un tempo che molte persone in condizione di estrema fragilità non hanno. Per questo anche in Abruzzo, come già in Veneto e prossimamente in altre Regioni, nel pieno rispetto delle competenze regionali, vogliamo proporre alla Regione una legge popolare che preveda tempi certi per chi intende fare richiesta di verifica delle proprie condizioni per poi accedere al suicidio assistito. Servirà l'aiuto di tutti e tutte per raccogliere le firme necessarie".

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