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Anche a Pescara la manifestazione contro la legge per l'omofobia: è polemica

Duro attacco del Pd e dei consiglieri di centrosinistra in merito alla manifestazione che si terrà in piazza Salotto il 12 luglio prossimo. "Pescara capitale dell'odio omofobo"

La destra vuole trasformare Pescara nella capitale dell'odio. Duro attacco dei consiglieri comunali del centrosinistra per l'autorizzazione alla manifestazione "Restiamo liberi" che si terrà il 12 luglio a Pescara e che vuole protestare contro la legge sull'omotransfobia.

Secondo i consiglieri, la destra dopo aver negato la solidarieta al giovane studente omosessuale picchiato in strada, ora permette di organizzare una manifestazione di stampo omofobico.

Adesso basta, sindaco e maggioranza consiliare prendano le distanze da questa degenerazione: Pescara non è una città estremista Abbiamo appreso sgomenti della concessione di piazza Salotto a una manifestazione di protesta contro la legge sull’omo-bi-transfobia.

Per i consiglieri, la manifestazione paragona la libertà all'odio, persecuzione e violenza, ricordando che a poche centinaia di metri un'altra piazza, largo Mediterraneo, era stata negata al Pride Abruzzo.

Pescara è la città che suo malgrado ha fatto da sfondo all'aggressione omofobica e deve dire no a ogni forma di intolleranza. Pescara non è la città dell'omofobia e non lo sarà mai

Anche il Pd provinciale con il segretario Maiale ha fatto sapere che si opporrà in ogni modo alla maninfestazione:

Si amplia anche alle discriminazioni fondate su ragioni sessuali e di genere una tutela già prevista per quelle fondate su motivi etnici, nazionali, razziali e religiosi. Ed abbiamo il sospetto che tanti di quelli che si oppongono a questo DDL in realtà ce l'abbiano proprio in generale con con l'art. 604 bis, perché in fondo gli impedisce di essere ciò che sono
 

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