I consiglieri comunali del M5s sul futuro della Naiadi: "Bando deserto, cronaca di una morte annunciata"
I consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo commentano la proroga del bando per l'assegnazione della gestione delle Naiadi
La morte annunciata delle Naiadi era stata ampiamente prevista. A dirlo i consiglieri comunali del M5s Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, che parlano di una totale incapacità di Regione Abruzzo e Comune di Pescara nell’offrire un progetto di rilancio della struttura credibile ed efficace.
"Hanno sperato che arrivasse un privato a togliere le castagne dal fuoco, ma nessuno in Europa ha ritenuto vantaggioso partecipare alle condizioni poste da Regione Abruzzo per l’affido della gestione. Lo stato comatoso cui la struttura è stata ridotta negli ultimi anni dalla gestione regionale Marsilio-Sospiri, ha portato al definitivo tracollo, con l’Amministrazione comunale di Pescara senza voce in capitolo rispetto ad un’attrezzatura sportiva che da mezzo secolo è un punto di riferimento per sportivi e appassionati di nuoto. Inesistente la programmazione degli interventi necessari a efficientare l’impianto, nessun progetto presentato per attingere risorse dal Pnrr per il rinnovo degli impianti e la riduzione dei costi energetici, nessuna visione sull’integrazione della struttura al sistema sportivo pescarese: questa è la fine ingloriosa a cui il centro destra ha condannato le Naiadi.
“L’Amministrazione Masci è rimasta alla finestra mentre avrebbe dovuto pretendere dai propri colleghi di partito al governo di Regione Abruzzo, di avere la struttura in concessione per almeno 30 anni per avviare una ristrutturazione dell’impianto, annettendolo al parco Nord, che beneficerà di investimenti statali, creando un polo sportivo con cui dare vita a un "parco dello sport" che con le aree limitrofe in fase di esproprio potrebbe offrire uno spazio attrezzato per il nuoto e il tempo libero di oltre 5 ettari.”"
Il Comune, spiegano i consiglieri, doveva e può ancora avere un ruolo centrale nella gestione, affinandola a Pescara Multiservice e creando una società sportiva ad hoc che gestisca managerialmente l’impianto, garantendo ai lavoratori la sicurezza di uno stipendio e ai cittadini la fruizione della struttura senza sorprese e senza rischiare di perdere i soldi degli abbonamenti.
"Le Naiadi devono tornare a essere il fulcro della vita sportiva e ricreativa della città, aprendo attività di servizio che possano garantire entrate costanti non derivanti unicamente dalla gestione degli spazi d’acqua. In poche parole occorre avere visione e programmazione che, invece, dai fatti non appartiene con triste evidenza al centrodestra."