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D'Alfonso eletto presidente commissione Finanze del Senato. Il M5S: "Siamo stupiti e contrariati"

Il senatore democratico ha ottenuto 4 voti in più nel secondo e ultimo round a palazzo Madama

Il senatore pescarese Luciano D'Alfonso del Pd (già presidente della giunta regionale abruzzese e sindaco di Pescara) è stato eletto presidente della commissione Finanze del Senato della Repubblica.
Il senatore democratico ha ottenuto 4 voti in più nel secondo e ultimo round a palazzo Madama.

L'elezione di D'Alfonso fa storcere il naso ai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: «Siamo stupiti e fortemente contrariati dalla decisione assunta a Roma», dicono Sara Marcozzi, Domenico Pettinari e Pietro Smargiassi, «chi conosce la storia politica della nostra regione non ha bisogno di troppe spiegazioni per capire che una simile nomina rappresenta uno schiaffo ad anni di battaglie portate avanti dal M5S in Abruzzo a tutela della cosa pubblica e del territorio». 

Ai 5 Stelle replicano anche il vice presidente del consiglio regionale, Roberto Santangelo, e il capogruppo di Fratelli d'Italia, Guerino Testa:

«Il Movimento 5 stelle si manifesta stupito e dichiara di prendere le distanze dalla nomina del senatore Luciano D'Alfonso come presidente della commissione Finanze in Senato. Ma lo stupore è tutto nostro. In primo luogo, sorprende la mancanza di linearità tra le scelte nazionali e le istanze territoriali, ma sconcerta ancor di più registrare la presa di posizione dei consiglieri Marcozzi, Pettinari e Smargiassi, da sempre impegnati a livello locale a dare lezioni di etica politica, trasparenza e onestà, che non va letta affatto come una medaglia ai valori sempre sbandierati, ma piuttosto come una smentita alle loro propagande. Se è vero che D’Alfonso è sempre stato il loro nemico politico da combattere in Abruzzo, sconvolge apprendere che proprio i rappresentanti nazionali del Movimento 5 stelle lo abbiano votato. All’aria, così, le battaglie per demolire le logiche della “vecchia” politica! L’auspicio è che trovino una comunanza di obiettivi evitando di confondere il loro elettorato, oramai sempre più disorientato. Del resto, le cronache ci raccontano che i 5stelle sono alla deriva, flagellati da numerose correnti interne, e continuano a perdere peso e credibilità all’interno della maggioranza di governo. E in Abruzzo provano, invano, a lavarsi la coscienza “politica”».

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