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Liste di attesa nei nidi, il Comune è pronto a varare due strategie

L'assessore Giacomo Cuzzi, ascoltato ieri dalla Commissione Vigilanza, ha promesso "l'esternalizzazione per abbattere le liste e da subito fondi comunali per accogliere chi è rimasto fuori"

"Esternalizzazione per abbattere le liste e da subito fondi comunali per accogliere chi è rimasto fuori". Queste le due strategie con cui l'amministrazione è pronta a risolvere la questione dell’abbattimento delle liste di attesa nei nidi comunali.

L’assessore alla Pubblica Istruzione Giacomo Cuzzi è stato ascoltato ieri dalla Commissione Vigilanza sul tema in oggetto. Erano presenti anche alcune rappresentanti dei nidi privati e il coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini Forlini.

“Si tratta di una problematica di cui sono stato investito da circa un mese, da quando ho avuto la delega all’Istruzione – riferisce l’assessore Giacomo Cuzzi – Le liste d’attesa dei nidi comunali sono un problema che il Comune ha sempre avuto e a cui questa Amministrazione porrà rimedio. Lo faremo con un progetto a medio-lungo termine, auspichiamo già per il 2017/2018, che prevede l’esternalizzazione di due nidi comunali, in modo da abbattere definitivamente le liste d’attesa e dunque accogliere tutte le richieste pervenute agli uffici. Lo faremo anche attraverso progetti a brevissimo termine che ci consentiranno di ricomprendere nel servizio una quota di chi è rimasto fuori anche quest’anno, attraverso la copertura di posti degli aventi diritto mediante l’accoglienza presso i nidi privati autorizzati. A tale proposito abbiamo svolto una riunione con l’assessore al Bilancio Giuliano Diodati affinché possiamo utilizzare allo scopo una somma pari a 50.000 euro, da inserire nel bilancio di previsione 2017, attraverso cui potremo far scendere ancora le richieste giacenti, in larga parte già assorbite”.

Il Comune di Pescara accoglie infatti ogni anno centinaia di bambini presso i sette nidi di proprietà comunale. Si tratta di un numero che copre buona parte, ma non tutte le richieste che alimentano la lista d’attesa degli aventi diritto. Quest’anno 252 erano le richieste, a settembre la lista d’attesa era per 101 utenti, divenuti oggi 61 a fronte di rinunce e nuovi inserimenti.

"Un trend in discesa", secondo Cuzzi, "come dimostrano i dati degli anni precedenti: al 2012/13 in lista d’attesa erano 207; nel 2013/14 erano 185; nel 2014/15 172, fino ad arrivare a oggi. I tempi sono quelli dell’approvazione del Bilancio, che verrà licenziato dalla Giunta a giorni, approderà in Commissione subito dopo per il sì del Consiglio Comunale, in tempi che mi auguro siano brevi. L’auspicio è che la cifra possa salire a 100.000 euro, da qui mi appello ai consiglieri tutti perché ci sia unità d’intenti sulla questione. Studieremo la formula migliore e meno penalizzante per l’utenza, coinvolgendo le strutture private, fino a quando l’esistenza di liste di attesa richiederà una maggiore disponibilità di posti".

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