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Nuovi ambulatori, più visite e il supporto di altri professionisti: così la Asl punta a ridurre le liste d'attesa per le visite d'invalidità

Il punto è stato fatto in commissione sanità, secondo quanto riferito dai commissari di maggioranza e l'assessore Verì un recupero già ci sarebbe stato, ma l'obiettivo è contrarre in modo significativo il ritardo nei prossimi sei mesi

La Asl a lavoro per ridurre le liste d'attesa per le visite di invalidità civile, cecità civile, indennità di accompagnamento, hanidcap e disabilità. Un tema su cui la Cgil prime e le opposizioni poi avevano denunciato i gravi ritardi con l'assessore regionale alla sanità che annuncia come delle 35mila domande pervenute nel trienno 2020-2022 ne siano state ad oggi evase circa 26mila ad opera delle nove commissioni tecniche attualmente in attività.

Numeri che però vanno incrementati ed è per questo che la Asl sta provvedendo, come fanno sapere i commissari della maggioranza di centrodestra al termine della commissione regionale sanità tenutasi sul tema, a “reperire ambulatori medici finora utilizzati per le esigenze legate alla pandemia, aumento delle sedute di ciascuna commissione medica e supporto di liberi professionisti”. Tre azioni già avviate “per compensare la carenza dei dirigenti medici specialistici in medicina legale e del lavoro, attualmente in organico sottodimensionato a causa dell'elevato turn-over di personale avvenuto negli ultimi tre anni”. Medici in forze nella Unità operativa complessa (Uoc) di riferimento dell'ospedale di Pescara.

“Già a novembre 2020 – ricordano i componenti di maggioranza - è stata istituita una commissione stralcio, presieduta unicamente da dirigenti medici della Uoc che ha esaminato una media di 2mila 500 pratiche all'anno ed è prevista, inoltre – annunciano -, l'istituzione di una seconda commissione stralcio. L’obiettivo è ben chiaro: elevare il numero minimo delle sedute settimanali a tre per ciascuna commissione e aumentare a 15 il numero degli utenti esaminati per ogni seduta. Con queste modalità entro i prossimi sei mesi – concludono -, sarà possibile ridurre ulteriormente la giacenza delle pratiche in essere”.

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