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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Niente lavori al liceo Spaventa di Città Sant'Angelo, Blasioli (Pd): "La ditta ha rescisso il contratto per i ritardi della Provincia"

Il consigliere regionale punta il dito sulle ultime due amministrazioni provinciali denunciando "l'odissea" di studenti e insegnanti dislocati in altre sedi e in attesa degli interventi dal 2017: "L'ente resta in silenzio davanti ad un errore grossolano"

“Promesse disattese” per il liceo Spaventa di Città Sant'Angelo i cui studenti stanno vivendo una vera e propria odissea dato che i lavori di messa in sicurezza non sono mai partiti e questo perché, denuncia il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli, “la ditta aggiudicataria ha comunicato il recesso del contratto”. Un “errore grossolano” quello commesso dalla Provincia, sostiene Blasioli, che resta in silenzio per non ammetterlo.

Il consigliere regionale si è recato questa mattina nell'istituto perché, spiega, proprio in questi giorni “in base agli annunci dell’amministrazione provinciale” sarebbero dovuti iniziare i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. “Anche in questo frangente invece le promesse sono state disattese”, chiosa riferendo che “il 6 settembre la ditta Consorzio stabile Contract scarl che era risultata aggiudicataria della progettazione e dell’esecuzione dell’intervento, ha inviato alla Provincia di Pescara una lettera formale per rivendicare il recesso del contratto per via della mancata consegna del cantiere dei lavori essendo 'ampiamente decorso il termine di 45 giorni dalla stipula', oltre al rimborso delle spese contrattuali e di progettazione sostenute”. Oltre al danno, insomma, la beffa. Queste sarebbero dunque il motivo per cui i lavori non sono mai partiti. “Una doccia gelata che lascia sgomenti e ha colto tutti di sorpresa, dato che al momento la Provincia non ha ancora comunicato l’inatteso risvolto, perché con ogni probabilità non sa come spiegare un errore tanto grossolano”, incalza Blasioli.

“Sulla vicenda siamo intervenuti più di una volta. La scuola è di per sé il centro vitale della vita dei ragazzi e del corpo docente, e lo è ancor di più per Città Sant’Angelo, perché contribuisce ad animare il centro storico e rappresenta un edificio prestigioso” aggiunge con Gabriella Valentini e Marco Spinelli dell’associazione Italia Nostra che aggiungono: “Pparliamo di un edificio che esiste dal 1878, della seconda scuola superiore più antica d’Italia, quella dove Luigi Pirandello è stato presidente di commissione nel 1905. Occorre porre fine a questa vicenda incresciosa che sta danneggiando la città e ledendo il diritto allo studio dei ragazzi”.

Gli interventi più importanti riguardano l'ala ovest, dove ci sono laboratori ed aule e che è inagibile dal terremoto del 2016. “Già dall’anno successivo (2017), la precedente amministrazione provinciale targata centrosinistra e presieduta da Antonio Di Marco aveva reperito e stanziato 1 milione 221 mila 700 euro per l’adeguamento sismico – afferma ancora il consigliere Pd -. Da allora sono trascorsi inspiegabilmente quattro anni per indire la gara d’appalto e l’aggiudicazione (14 aprile 2021), e altri cinque mesi per la stipula del contratto (28 settembre 2021), senza tuttavia poi procedere in tempi ragionevoli alla consegna del cantiere alla ditta”. Blasioli ricorda quindi di aver già tenuto una conferenza stampa davanti all'istituto a seguito anche di un'interrogazione del consigliere provinciale Gianni Chiacchia cui l'ente aveva risposto annunciando l'avvio dei lavori a marzo. Annuncio cui era seguito, prosegue, il sopralluogo del presidente Ottavio De Martinis e il consigliere Antonio Romano che avevano “garantito la prossima apertura del cantiere. Tanto è vero che per l’anno scolastico corrente, al fine di consentire l’esecuzione dei lavori senza interferire con l’attività didattica, è stata disposta la chiusura dell’intera scuola, dislocando, con inevitabili disagi, l’intera comunità scolastica in sedi alternative”.

I fondi, sottolineano Antonio Melchiorre e Patrizia Longoverde del gruppo Pd Insieme per Città Sant’Angelo, ma con il ritiro della ditta si è di nuovo punto e a capo dato che al bando, ricordano tutti i dem, aveva risposto solo lei. “Molto probabilmente la Provincia di Pescara dovrà optare per la procedura negoziata per i soli lavori, dato che il progetto è già esistente, un iter che però difficilmente verrà concluso prima del nuovo anno, e così nel frattempo la scuola resterà inutilmente chiusa per intero – affermano congiuntamente - . Poi bisognerà eseguire materialmente gli interventi (come minimo serviranno 8 mesi), per cui difficilmente il prossimo anno gli studenti potranno rientrare nella sede originaria. Senza contare che, con l’inarrestabile incremento del costo di energia e materie prime, i lavori non potranno essere sostenuti con le risorse stanziate nel 2017. Sollecitiamo quindi la Provincia a verificare la possibilità di riaprire una trattativa con la ditta che ha comunicato il recesso. Confidiamo che il nuovo direttore della Provincia sappia individuare una soluzione per i ragazzi, gli insegnanti e Città Sant’Angelo, ma soprattutto- concludono - chiediamo che lo Spaventa diventi una priorità, perché non lo è stato fino ad oggi a giudicare dai numerosi errori commessi”.

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