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Viale Marconi, il Pd chiede l'intervento del prefetto: "Lavori abusivi e costi esplosi”

Le dichiarazioni dei consiglieri comunali Stefania Catalano e Piero Giampietro

Il Pd chiede l’intervento del prefetto di Pescara per verificare la regolarità dei lavori in corso da agosto lungo viale Marconi. “Tutti i pescaresi e i pendolari hanno avuto modo di vedere che dopo mesi di inutile stop, i lavori su viale Marconi sono ripresi ad agosto - ha spiegato la consigliera comunale Stefania Catalano - intervenendo pesantemente sul progetto iniziale, riducendo l’ampiezza dei marciapiedi e delle carreggiate stradali portandoli a nostro giudizio sotto le dimensioni minime imposte dalla legge, e aumentando il numero di semafori e delle rotonde trasformando così viale Marconi in un grande ingorgo. Una modifica costosa, più di 140mila euro, costi che stanno lievitando ulteriormente e che pagheranno interamente i pescaresi. Ma la vera sorpresa è stata scoprire che questi lavori sono stati avviati senza la benché minima delibera, perizia di variante, autorizzazione: un pasticcio sotto ogni punto di vista”.

Ecco perché, ha annunciato il capogruppo Piero Giampietro, “dopo aver chiesto di accedere agli atti e dopo aver visto negato questo diritto contro ogni normativa e legge dello Stato, siamo costretti a rivolgerci al prefetto per chiedere la verifica puntuale sulla regolarità degli interventi effettuati sulla viabilità, mentre altre autorità saranno chiamate ad esprimersi sull’avvio di lavori presumibilmente senza alcuna autorizzazione né variante. La giunta Masci prova ad accreditarsi come amica della trasparenza e della mobilità sostenibile ma gli unici atti che non ha ereditato dalla precedente amministrazione vanno esattamente nella direzione opposta”.

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