Un'area o una strada della città (proposta la riviera) sarà intitolata a Silvio Berlusconi, l'approvazione del centrodestra in consiglio
L'assise civica ha approvato un ordine del giorno urgente proposto dai consiglieri comunali di Forza Italia, in aula erano assenti le opposizioni
Il consiglio comunale di Pescara ha approvato un ordine del giorno per l'intitolazione di una strada o area a Silvio Berlusconi.
E lo ha fatto nel corso della riunione dell'assise civica di mercoledì 28 giugno.
A proporre l'ordine del giorno sono stati i consiglieri di Forza Italia: Claudio Croce (primo firmatario), Alessio Di Pasquale, Roberto Renzetti, Ivo Petrelli, Fabrizio Rapposelli e Manuela Peschi.
«Anche Pescara dovrà individuare una strada o un’area della città che andremo a intitolare e a dedicare alla figura del presidente Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno», conferma Croce, «è l’ordine del giorno urgente approvato all’unanimità (i consiglieri dell'opposizione erano assenti dall'aula, ndr) dal consiglio comunale di Pescara, per rendere il giusto omaggio e tributo a un uomo che, da imprenditore oltre che da politico, ha scritto pagine fondamentali della storia del Paese. E una delle proposte da valutare è quella di intitolare a Berlusconi il tratto della riviera nord compreso tra piazza Primo Maggio-Nave di Cascella e Le Naiadi».
Questo quanto si legge nell'ordine del giorno proposto da Carlo Croce: «Lo scorso 12 giugno 2023 è scomparso il cavaliere Silvio Berlusconi, imprenditore, comunicatore, fondatore del partito di Forza Italia, senza dubbio uno dei personaggi di maggior rilievo che ha caratterizzato la storia politica, economica, culturale e sociale della nostra Repubblica dagli anni ’90 in poi, un innovatore per eccellenza, uomo delle istituzioni, un uomo della gente e di libertà. Silvio Berlusconi ha indiscutibilmente segnato la storia dell’Italia dei nostri giorni più di chiunque altro. Dall’edilizia alle televisioni, passando per il calcio e l’editoria, poi la politica, la rivoluzione liberale, le battaglie di libertà, la nascita del bipolarismo e la modernizzazione del Paese e dei costumi degli italiani. Nei quasi dieci anni da presidente del Consiglio, carica che ha rivestito per quattro volte, ha portato un modo di fare politica del tutto nuovo e tangibilmente vicino ai problemi della gente, senza dimenticare la sua grande abilità di mediatore e gli straordinari successi in politica estera, unanimemente riconosciuti all’indomani della sua scomparsa. Nel 1994 Silvio Berlusconi, con grande coraggio, ha scelto di rinunciare a tutti gli incarichi nei gruppi imprenditoriali da lui fondati e di scendere in campo, ereditando un Paese che stentava a riprendersi dopo l’uragano giudiziario determinato dall’inchiesta ‘Mani Pulite’ con il tramonto della Prima Repubblica, dando vita a Forza Italia. L’impegno del Presidente Berlusconi ha determinato un’autentica rivoluzione comunicativa, dalle grandi riforme al divieto di fumo nei luoghi pubblici, dall’Italia protagonista in Europa e nel mondo alla patente a punti, dall’aumento delle pensioni minime all’abolizione delle tasse sulle donazioni, sulle successioni e dell’Ici, poi reintrodotti dai successivi governi. La scomparsa di Silvio Berlusconi – si legge ancora nel documento - ha sollevato un cordoglio unanime nel mondo, con il riconoscimento pubblico delle qualità e dei meriti dell’imprenditore così come del politico. L’ex Presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush ha dichiarato "Silvio Berlusconi era un leader dinamico. Ha rafforzato l’amicizia tra l’Italia e gli Stati Uniti e gli siamo grati per il suo sostegno alla nostra alleanza"; Mario Monti ha dichiarato: "Negli ultimi trent’anni Silvio Berlusconi ha esercitato un’influenza senza pari sulla politica italiana e, spesso, sulle relazioni internazionali. Rendo omaggio a quest’uomo coraggioso, generoso e controverso, con il quale ho avuto convergenze e dissensi, ma sempre in un rapporto di stima e lealtà"; la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, si è detta "addolorata" per la scomparsa dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che "ha guidato l'Italia in un momento di transizione politica e da allora ha continuato a plasmare il suo amato Paese"; Matteo Renzi ha affermato "Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito"; l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha asserito "Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini. Nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto. Ho apprezzato il suo sostegno alla causa europeista, soprattutto perché confermato e ribadito in un periodo in cui il nostro comune destino europeo era messo duramente e imprudentemente sotto accusa". È dunque evidente il riconoscimento internazionale e l’omaggio collettivo tributato alla figura di Silvio Berlusconi circa la rilevanza dell’attività da lui svolta negli ultimi trenta o quarant’anni che ha permesso all’Italia di raggiungere traguardi importanti e di conoscere uno sviluppo strategico in tanti comparti della nostra vita, senza dimenticare la sua capacità indiscutibile di saper creare posti di lavoro quale imprenditore dotato di capacità di visione e di grande lungimiranza. E ancora ricordiamo la grande vicinanza tangibile del Presidente Berlusconi alla nostra regione Abruzzo, vicinanza dimostrata in occasione della tragedia del terremoto de L’Aquila che ha visto la sua partecipazione e costante presenza, tanto da scegliere di tenere proprio in Abruzzo il 35° vertice del G8, svoltosi a L’Aquila nel 2009, portando i grandi del mondo sulle macerie per scatenare una incredibile gara di solidarietà per il recupero dei luoghi pubblici devastati dalla terribile scossa. La sua scomparsa ha sollevato un’ondata di emozione e di partecipazione in tutto il Paese e oltre, imponendo l’adozione di iniziative tese a trasmettere ai posteri il suo nome e le sue attività nel mondo dell’economia come della politica. Per tale ragione il Consiglio comunale ha oggi invitato il sindaco Carlo Masci e la Giunta Comunale a dedicare e intitolare alla figura del Presidente Silvio Berlusconi una strada, una via, o una piazza della Città di Pescara individuando un luogo che sia strategico e adeguatamente rappresentativo del nostro territorio. E chiediamo di valutare la possibilità di intitolargli il tratto di riviera nord compreso tra la Nave di Cascella e lo stabilimento Le Naiadi. Non solo: sappiamo che la norma prevede siano trascorsi almeno 10 anni dalla morte prima di poter intitolare una strada pubblica a un cittadino, ma è anche vero che è prevista la deroga a fronte di un personaggio pubblico di valore indiscutibile, come nel caso del presidente Berlusconi».