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Politica Pineta Dannunziana

Quarantaquattro alberi già abbattuti nella pineta dannunziana, altri sotto osservazione: i primi interventi eseguiti dopo l'incendio del primo agosto

Lo ha fatto sapere il presidente della commissione ambiente Ivo Petrelli a seguito dell'ultima seduta alla quale ha partecipato il funzionario Mario Caudullo e della delibera che a breve sarà approvata dal consiglio comunale

Sono 48 gli alberi già abbattuti con urgenza nella pineta dannunziana dopo l'incendio del primo agosto, per altri sono scattate le analisi e osservazioni per decidere la loro sorte, mentre per il pino monumentale che sembra ormai morto si tenteranno alcuni disperati interventi per salvarlo. Lo ha fatto sapere il presidente della commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando la delibera che a breve sarà approvata dal consiglio comunale dopo la seduta della commissione stessa alla quale ha partecipato il funzionario Mario Caudullo.

La delibera riguarda il debito fuori bilancio necessario ad avviare gli interventi nella riserva dannunziana e nelle vie limitrofe dopo l'incendio del primo agosto, mettendo in sicurezza tutta l'area verde e rimuovendo gli alberi compromessi dal fuoco:

"Il primo intervento, quello più urgente, ha riguardato tutto il versante della pineta che costeggia via della Bonifica, che di fatto è stata chiusa al traffico per giorni dopo il rogo, causando non pochi disagi considerando l’elevato valore strategico dell’asse viario: dopo i sopralluoghi e i rilievi condotti dall’ufficio, con l’ausilio di un professionista esterno, è stato disposto l’abbattimento di 48 alberi, con una spesa di 35mila euro, di cui 20mila per le sole
operazioni di demolizione, intervento affidato al Vivaio Altea di Spoltore e già concluso. Ora l’amministrazione comunale sta aspettando l’erogazione dei 100mila euro di contributo regionale
per completare tali lavori che rientrano sempre nella somma urgenza, ovvero opere non rinviabili e necessarie per la sicurezza del territorio e che andranno a interessare innanzitutto via Pantini, dove
già è stata eseguita una perizia. In questo caso, per consentire la riapertura della strada, occorrerà procedere con la messa in sicurezza di altri pini, e parliamo esclusivamente degli alberi che costeggiano il ciglio della strada, dunque alberi esterni alla cinta della Riserva del comparto 4."

Il Pino monumentale, invece, esternamente sembra aver superato il fuoco ma secondo le indagini sarebbe danneggiata l'anima interna della pianta, sostanzialmente morta ma comunque si tenteranno alcuni interventi disperati per cercare di farlo tornare in vita.

"Ovviamente sono stati programmati comunque dei lavori per proteggere la pianta e anche i cittadini, ovvero l’albero verrà sottoposto a una potatura radicale per alleggerire la chioma, dunque il peso della parte alta, e soprattutto verrà consolidato ancorandolo a terra con dei cavi speciali. Il progetto deve ora ottemperare a due tempistiche, la prima è di carattere procedimentale perché verrà ora sottoposto all’attenzione della Regione Abruzzo e della Sovrintendenza per l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori in via ordinaria, senza invocare la pubblica incolumità; la seconda attiene il reperimento delle risorse necessarie."

Dopo questi interventi, conclude Petrelli, si potrà pensare di riaprire via Pantini al traffico per tamponare i disagi ai residenti, mentre via Silone per ora resterà chiusa.

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