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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro / Piazza Michele Muzii

In piazza Muzii sarà installato l'impianto di rilevazione fonometrica, ma non ci sarebbe alcun legame con la movida

La variazione di bilancio da 50mila euro approvata con apposita delibera diventa oggetto di un'interrogazione del capogruppo Piero Giampietro che definisce una "stranezza" il fatto che si avvenuta a pochi giorni dall'approvazione del piano, la spiegazione del sindaco Masci

Una variazione di bilancio che prevede anche lo storno di 50mila euro per l'installazione dell'impianto di rilevazione fonometrica in piazza Muzii. La delibera con cui lo stanziamento è stato approvato finisce dritta in consiglio comunale con un'interrogazione del capogruppo del Pd Piero Giampietro che definisce una “stranezza” il fatto che l'installazione sia stata decisa con apposita delibera di giunta a pochi giorni dalla discussione in aula e l'approvazione del contestato piano di risanamento acustico nato proprio dalla necessità di ridurre il “rumore” nella zona di piazza Muzii.

La delibera con cui si sposta la somma necessaria ad installare l'impianto è infatti del 13 aprile, con l'interrogazione presentata nella mattina del 26 giorno in cui proprio il piano sarebbe dovuto tornare in aula per la definitiva approvazione, ma con la discussione rinviata al 2 maggio per consentire un confronto tra i capigruppo e le associazioni di categoria. Al se la decisione fosse stata presa pensando al piano prima che lo stesso passasse per la definitiva approvazione, ha risposto il sindaco Carlo Masci rassicurando sul fatto che non ci sarebbe alcun legame tra le due cose.

Nel sottolineare che “Pescara è l'ottava città in Italia per strumenti di controllo del territorio e quarta nella sensoristica a vantaggio dei cittadini”, il sindaco ha quindi spiegato che quell'installazione fa parte di “un processo che porta alla verifica dei dati in generale”. Verifica che “non riguarda solo il piano di risanamento acustico”, ma anche la rilevazione di tutti i rumori “che in città provocano problemi. Abbiamo bisogno di strumenti di rilevazione così come avviene in tutte le città europee. Non bisogna avere paura dei dati: le rilevazioni sono solo questo, dati”, ha aggiunto specificando che non sarà fatto nulla finché il piano non sarà approvato e finché non ci sarà la necessità di applicarlo. Insomma quella variazione sarebbe inerente al bisogno di avere più strumenti per contrastare l'inquinamento acustico in città.

Giampietro preso atto del fatto che tra le due cose non vi sarebbe nessuna connessione ha quindi replicato che si farà carico di verificare che tra quanto detto dal primo cittadino e i fatti vi sarà corrispondenza.

Impianto fonometrico o no sul documento le divisioni restano e nel pomeriggio del 26 novembre si prevede un ampio dibattito sul tema con le associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio) che restano contrarie al piano di risanamento acustico. Neanche le annunciate modifiche che saranno apportate convincono anzi, hanno detto nei giorni scorsi, sarebbero “ininfluenti” rispetto al timore che ciò che prevede possa determinare lo “spegnimento” della città.

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