Iniziato il processo a Sospiri sulla vicenda Soget: “Fatta chiarezza su eventuali equivoci”
Il comunicato stampa del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo: “Resta il buio sui nomi dei circa 800 cittadini che, al contrario della mia posizione, questo debito non lo hanno mai saldato”
“È iniziato oggi, e aggiungerei finalmente, il processo sulla vicenda Soget che mi vede tra gli imputati per aver chiesto alla società come dovessi pagare una cartella ricevuta e per aver ottenuto un pagamento rateale, gravato da more e interessi, che poi non ho mai utilizzato avendo nel frattempo deciso di saldare l’intero importo in un’unica soluzione. Uso il termine ‘finalmente’ per suggellare la giornata odierna perché, dopo aver ascoltato i due principali testi dell’accusa, ritengo si sia già fatta chiarezza su eventuali equivoci sorti sul caso”.
È il commento del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, sull’inizio odierno del processo Soget.
“L’udienza – ha aggiunto Sospiri – ha fatto emergere in modo chiaro che la rateizzazione non è stato un presunto atto di cortesia nei miei confronti, ma che la Soget la concede a chiunque la chieda a fronte di debiti di ingente valore; in secondo luogo è stato detto chiaramente che il decreto ingiuntivo non è stato ritirato a me, ma sono stati ritirati contemporaneamente decreti ingiuntivi a tantissimi cittadini perché gli stessi erano mal formulati, peraltro un decreto al quale non mi ero neanche opposto, ma che pure la Soget ha ritirato a tutti gli utenti cui erano stati recapitati. Infine è emerso che, esattamente come me, tanti cittadini si sono rivolti personalmente agli uffici Soget per sapere cosa e come pagare i propri debiti, e non tutti hanno formulato per iscritto la richiesta di rateizzazione, essendosi recati personalmente agli sportelli, e la rateizzazione è stata ugualmente concessa perché per l’utente comunque si trattava di saldare il proprio debito pagando anche di più per via degli interessi applicati su ciascuna rata”.
“Ciò detto – ha concluso il capogruppo azzurro – ritengo, per quanto mi riguarda, di aver già avuto soddisfazione dai testi dell’accusa, e per ora resta un’unica certezza, quella di aver pagato, io, più di quanto dovessi. Ma se io ho pagato per intero e in un’unica soluzione il mio debito, resta il buio sui nomi dei circa 800 cittadini che, al contrario della mia posizione, il debito con la Soget, ossia con il Comune di Pescara, non lo hanno mai saldato”.