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Blasioli (Pd) chiede chiarimenti: ci sarebbero indennità pagate da tre anni dalla Asl, ma a non esserci più sono gli incarichi

Il consigliere regionale denuncia la possibilità che si continuino ad erogare soldi nonostante non ve ne sia più ragione e per questo chiede verifiche e ai vertici regionali risposte con un'interpellanza

Ci sarebbero indennità erogate dalla Asl di Pescara a figure professionali di rilievo che questo diritto non lo hanno più dal 2018. E' quanto sostiene il consigliere regionale Antonio Blasioli che ha presentato un'interpellanza in consiglio regionale per avere chiarimenti in merito. 


“Nel marzo 2014 l’Azienda sanitaria ha pubblicato una serie di avvisi per il conferimento di incarichi (dalla durata triennale) di posizione organizzativa destinati al personale amministrativo, che in prossimità della scadenza, il 23 febbraio 2017, sono stati prorogati al 30 giugno dello stesso anno con apposita delibera fintanto che non si sarebbe proceduto alla riorganizzazione e razionalizzazione aziendale – spiega Blasioli -. Tuttavia il 26 giugno 2017, quattro giorni prima del termine della proroga, gli incarichi sono stati nuovamente prolungati fino all’espletamento dei nuovi bandi e comunque non oltre il 31 dicembre 2017.  Nell’imminenza della nuova scadenza, il 29 dicembre 2017, con delibera n.1178, la Asl li ha prorogati per la terza volta 'fino all’effettiva esecuzione dell’atto aziendale', ma di fatto senza termine”, prosegue. “L’atto aziendale è stato approvato dalla giunta regionale a seguito di modifiche e integrazioni il 24 gennaio 2018 e cinque giorni più tardi dall’azienda sanitaria, che con la delibera n. 100 ha proceduto alla riorganizzazione degli incarichi di posizione. Decisione che ha portato a soppressioni, nuove istituzioni e conferme rispetto agli incarichi precedentemente previsti e oggetto delle proroghe”.

“Ciò nonostante – denuncia Blasioli -, alla data odierna, i titolari di incarichi di posizione soppressi con la sopracitata delibera 100/2018, in forza della proroga di cui alla delibera n.1178 continuerebbero a percepire regolarmente l’indennità di posizione; lo stesso dicasi per i titolari di incarico prorogati ma trasferiti presso altre unità operative con mansioni differenti; ci sarebbe anche il caso di chi nel frattempo, avendo raggiunto il pensionamento, avrebbe beneficiato dell’indennità, sempre sulla base delle proroghe, ottenendo quindi un più sostanzioso trattamento pensionistico.  Si tratta di situazioni che, se verificate, appaiono molto gravi e richiedono quindi una rapida verifica e una risposta chiara da parte del presidente della giunta regionale Marco Marsilio e dell’assessore competente Nicoletta Verì. C’è poi la richiesta, sempre se tutto quanto segnalato dovesse trovare positivo riscontro, di accertamento delle eventuali responsabilità da un punto di vista penale, amministrativo e contabile. Non si tratta di una questione secondaria, perché nel momento in cui la Asl di Pescara rinvia il pagamento delle indennità di produzione per i dipendenti, se si fosse verificata un’attribuzione di indennità aggiuntive per mansioni non effettivamente svolte, questo sarebbe ancora più grave nei confronti dei sanitari che tra la pandemia e l’organico ridotto stanno dando anima e corpo. Si attende infine – conclude il consigliere regionale - risposta sul possibile effetto di queste proroghe alla luce del nuovo Ccnl (Contratto nazionale del lavoro) del comparto sanità”. 

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