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Giovedì, 21 Settembre 2023
Politica

Indagati Regione Abruzzo, i politici commentano su Facebook

Reazioni e dichiarazioni ufficiali ma anche commenti e addirittura scansioni su Facebook. Così i politici indagati nell'inchiesta della Procura di Pescara hanno reagito agli avvisi di garanzia

Dichiarazioni ufficiali, ma anche tanti commenti su Facebook. Queste le reazioni dei politici indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara, riguardante presunte spese folli e rimborsi gonfiati da parte del Presidente della Regione Chiodi, di diversi assessori e consiglieri regionali.

Sono venticinque in tutto gli indagati, accusati di truffa aggravata e peculato.

Se Lorenzo Sospiri aveva subito commentato la notizia pubblicando scansione dell'avviso di garanzia su Facebook, anche il consigliere regionale e comunale Carlo Masci ha postato su Facebook la sua reazione, dicendo di essere sereno e spiegando che l'avviso di garanzia fa riferimento alle spese riguardanti alcune delle sue 80 missioni istituzionali a Roma con riferimento in particolare a delle fatture per dei pasti e per non aver inserito la motivazione specifica di due delle missioni istituzionali.

Il vicepresidente della Regione Castiglione, invece, ringrazia per i numerosi commenti di stima e vicinanza ricevuti, convinto che la vicenda si chiarirà senza alcun problema sia per lui che per i suoi colleghi.

Il presidente del Consiglio Regionale Pagano, in una nota, afferma di confidare nell'operato della magistratura annunciando di poter chiarire ogni addebito a lui contestato.

PAOLUCCI Duro il commento del segretario regionale del PD (ricordiamo che sono indagati anche consiglieri di minoranza): "Chiodi ha fallito. Siamo garantisti e non faremo come Chiodi, che sulle indagini che hanno coinvolto esponenti di altri partiti si è comportato sempre da sciacallo. Ora che invece le indagini lo coinvolgono direttamente, travolgendo la sua coalizione già sconquassata da ben tre arresti di assessori senza che abbia mai sentito la necessità di dimettersi, non mutiamo atteggiamento, confidando sempre nel lavoro della magistratura, nei tempi rapidi delle indagini e negli strumenti consentiti alla difesa». Lo afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico. «Tuttavia, resta senz'altro l'amarezza nel vedere l'Abruzzo governato da chi si erge a paladino della legalità ed è invece al centro di un enorme deficit di trasparenza, etica, partecipazione - sottolinea Paolucci - ed è per questo che quando avremo chiuso la cupa stagione di questi 5 anni e mezzo di centrodestra, da giugno inizierà una nuova stagione di sobrietà. Rimoduleremo le indennità dei consiglieri regionali usando come parametro i sindaci delle città capoluogo e i costi veri dell'iniziativa politica dell'eletto regionale, e verrà resa obbligatoria la rendicontazione immediata, trasparente, di ogni spesa. Lo dobbiamo ai cittadini ed all'enorme crisi economica che stiamo vivendo"

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