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Inchiesta rifiuti Abruzzo: le reazioni ed i commenti

Sono molte le reazioni ed i commenti da parte del mondo politico e delle associazioni abruzzesi alla notizia dell'arresto dell'assessore Venturoni nell'inchiesta che vede indagate 12 persone

L'inchiesta della Procura di Pescara riguardante presunti illeciti nella gestione dei rifiuti in Abruzzo, che ha portato all'arresto dell'assessore regionale Venturoni e dell'imprenditore Di Zio, con due senatori Pdl indagati, ha scatenato una serie di commenti e reazioni da parte del mondo politico abruzzese, con richieste di dimissioni del presidente Chiodi e messaggi di solidarietà agli arrestati.

RIFONDAZIONE COMUNISTA "L'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto dell'assessore Venturoni e dell'imprenditore Di Zio è probabilmente solo una delle metastasi di un cancro ben più complesso ed articolato che affligge l'Abruzzo nel settore della gestione dei rifiuti. Chiodi è stato eletto da una minoranza di cittadini abruzzesi sull'onda dello scandalo sanità. Considerata la Caporetto morale del suo centrodestra, farebbe bene a dimettersi immediatamente, non prima però di aver scritto una lettera a Berlusconi per chiedere la revoca della nomina del condannato Cicchetti e una lettera agli abruzzesi con tante scuse."


PRESIDENTE PAGANO "Esprimo la mia personale solidarietà all'assessore Lanfranco Venturoni, ai Senatori Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi, e al sindaco di Teramo Brucchi, persone delle quali conosco la serietà e correttezza istituzionale, nella convinzione che sarà dimostrata la loro estraneità ai fatti». Sono le parole del Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, espresse a margine della riunione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali cui sta partecipando a Roma. «Mi auguro che questa vicenda che mi lascia perplesso si chiarisca al più presto. Ho fiducia nell'operato della magistratura"


FORZA NUOVA "Cambiano i colori, cambiano le giunte ma il risultato è sempre lo stesso. Ed il tintinnio suona, stavolta, per la questione rifiuti toccando un uomo di giunta legato alla Sanità regionale: come a dire, insomma, che gira e rigira nei piatti dei politici italiani il menù dell'ingrasso è sempre il solito, rifiuti e sanità.
Un vero schifo, se consideriamo che proprio la giunta Del Turco cadde per mazzette e tangenti e che il centrodestra si insediò sugli scranni più alti del consiglio regionale abruzzese proprio per il fuggi-fuggi, che derivò da quell'ondata di ordinanze cautelari, degli uomini di centrosinistra.

Chi oggi s'indigna ieri era colpevole, chi ieri s'indignava oggi è in galera: il popolo italiano ed abruzzese, invece, è sempre lì, sempre più nauseato e ridotto alla fame per i lussi e le cricche di una Casta che, anche quando aveva incassato colpi in apparenza mortali, non ha mai conosciuto flessione ed anzi, come fosse un gioco borsistico speculativo, ha aumentato le proprie posizioni di potere, arrivando a generare un sistema dei sistemi tale da inorridire anche George Orwell, creatore di romanzi distopici come '1984'.
Pd e Pdl andassero a raccontare le loro favolette da qualche altra parte, Forza Nuova ed il suo popolo sono stanchi di ascoltare sempre le solite buffonate.

Distruggeremo, insieme agli abruzzesi, questa bicamerale di poteri occulti e di tangentari, andando alle elezioni immediatamente e dimostrando che l'onestà, il rigore e l'onore non sono valori che si acquisiscono con i soldi ma con il sacrificio e l'umiltà di chi ha, davvero, desiderio di governare senza intaccare i diritti dei cittadini."

CHIODI ""Esprimo la mia solidarietà nella convinzione che sarà dimostrata la loro estraneità ai fatti. Una convinzione che mi deriva proprio dalla profonda fiducia nell'azione della Magistratura".


INCHIESTA RIFIUTI ARRESTATO L'ASSESSORE VENTURONI

GLI INDAGATI

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