Convocato il consiglio comunale straordinario chiesto dal M5s a seguito dell'inchiesta che ha travolto Palazzo di Città
Il 3 luglio alle 18.30 l'assemblea si riunirà per dibattere degli appalti milionari in capo al settore Lavori pubblici, possibile per associazioni e comitati intervenire previa iscrizione al dibattito
Una seduta che darà modo anche rappresentanti delle associazioni e i comitati cittadini di intervenire purché si iscrivano per parlare inviando una mail all'indirizzo presidente.consiglio@comune.pescara.it.
“L’obiettivo – spiegano i consiglieri pentastellati Erika Alessandrini (capogruppo), Paolo Sola e Massimo Di Renzo – né tanto meno di toccare gli aspetti privati che stanno emergendo dall’inchiesta, ma quello di accendere un riflettore sulla gestione di un intero settore che aveva nelle sue mani oltre cento milioni di euro di finanziamenti pubblici e che ha potuto mettere in piedi un sistema clientelare completamente fuori controllo. È evidente come ogni forma di autotutela da parte dell’ente sia saltata, e di questo è indispensabile fare un’analisi approfondita davanti alla città, in una seduta consiliare aperta al pubblico”.
“Sarà l’occasione anche per tante realtà associative nate in città proprio in seguito a molte opere pubbliche contestato di chiedere conto di scelte al centro di polemiche nei mesi scorsi e che oggi, alla luce di quanto si legge sui giornali, evidentemente avevano più di qualche fondamento”, incalzano i tre.
“Parliamo di scelte al centro del dibattito cittadino ormai da tempo, come la nuova viabilità di viale Marconi, o gli investimenti pnrr per la realizzazione dell’asilo in via della Fornace Bizzarri, il progetto Filò sulla Strada Parco, l’asilo al posto degli orti urbani in Via Santina Campana, o la casa di comunità nel parco 8 marzo e tanto altro ancora. Progetti – proseguono - che hanno messo in moto una grande mobilitazione cittadina che, ora ancor di più, reclama ascolto ed attenzione. Ed è per questo che invitiamo tutta la cittadinanza a prendere parte a questo momento di trasparenza – concludono i consiglieri pentastellati – perché si possa riportare anche in aula la propria legittima pretesa di chiarimento e, in un momento delicato come questo, chiedere al sindaco un’ammissione di responsabilità”.