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Più di 600 incendi in Abruzzo questa estate, l'appello di Marsilio e Sospiri: "Riconoscere lo stato di emergenza"

I presidenti della giunta e del consiglio regionale chiedono che venga riconosciuto lo stato di emergenza dopo i numerosi incendi che hanno colpito il territorio abruzzese questa estate

La richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per l'Abruzzo dopo i numerosi incendi che si sono verificati la scorsa estate.
È quanto chiedono Marco Marsilio, presidente della giunta regionale con una lettera inviata al capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, e Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale, nel corso di un incontro con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini.

È stata illustrata, come riferisce l'Agenzia Dire, la grave situazione che si è creata in Abruzzo dopo i terribili roghi che l'hanno colpita.

E la gravità della situazione è tutta nei numeri. A partire dal mese di agosto, infatti, oltre 600 focolai hanno interessato l'Abruzzo, spesso distruggendo vegetazione di pregio e arrecando danni al patrimonio pubblico e privato, come ad esempio quelli che hanno interessato nella giornata dell'1 agosto 2021, i comuni di Pescara, Farindola, Vasto e Ortona dove l'incendio ha lambito il centro abitato comportando situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, determinando l'evacuazione di oltre 150 persone. Il successivo 8 agosto a Vasto, un altro incendio ha comportato l'evacuazione di oltre 80 persone, la chiusura dell'Autostrada A/14 per diverse ore nonché il blocco del traffico ferroviario; il 15 e 16 agosto a Teramo, analoghe situazioni hanno comportato momenti di grave difficoltà per garantire l'incolumità dei cittadini.

«La giunta regionale ha subito approvato una delibera con cui si dichiarava l'eccezionalità degli eventi, ritenendo assolutamente necessario ripristinare le condizioni di sicurezza a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, soprattutto nelle aree percorse dal fuoco estremamente vulnerabili a fenomeni di dissesto idrogeologico indotto con conseguenti condizioni di rischio residuo», dichiara Marsilio in una nota, «adesso attendiamo una risposta positiva da parte del capo dipartimento Curcio per riuscire a realizzare gli interventi necessari».
«Quello con il ministro Gelmini è stato un incontro molto cordiale», fa sapere Sospiri, «le ho consegnato la delibera di giunta e rappresentato la grave situazione che nel mese di agosto ha coinvolto molte aree della nostra regione. Al ministro, che ha ascoltato con la massima attenzione le nostre richieste, ho sottolineato la necessità di riuscire a ottenere i necessari ristori sia per ripristinare le infrastrutture rimaste danneggiate o completamente distrutte, sia per garantire interventi nelle aree dove la vegetazione è stata ridotta in cenere per evitare abusi su quei terreni e programmare la rinascita di aree verdi di pregio andate purtroppo perdute».

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