Imu a Pescara, Blasioli: "Scelte sbagliate e inique"

Il nuovo regolamento dell'Imposta Municipale propria del Comune di Pescara va profondamente rivisto. Molte scelte di quel regolamento rischiano di aggravare alcune situazioni in un quadro già disperato, penso per esempio alle famiglie dei disabili e penso per esempio al mondo dell'edilizia residenziale pubblica, le case
Ater.

Per queste ultime il Senato ha approvato definitivamente la norma che riduce l’IMU sugli alloggi IACP alla sola quota comunale cancellando la quota dell'IMU destinata allo Stato sugli alloggi ex IACP regolarmente assegnati. Ciò significa una riduzione dell’aliquota dallo 0,76 allo 0,38 per cento ma i dubbi interpretativi persistono e c'è
chi come il Comune di Pescara sostiene che lo 0,38 tolto allo Stato vada comunque versato al Comune in cui insistono gli immobili.

Se così fosse per l'Ater di Pescara sarebbe il tracollo finanziario ma ancora più grave sarebbe la situazione per gli assegnatari ormai privi di manutenzione e con lo spettro degli aumenti degli affitti.
Per comprenderlo è utile ricordare che l'Ater di Pescara ha investito per il 2012 la somma di €. 892.000,00 per la manutenzione, il che se diviso per gli appartamenti (senza considerare le parti comuni dell'edificio) significa che in un anno ogni singolo appartamento ha avuto una somma spesa da Ater per la manutenzione inferiore ad €. 198,00. Questa somma se messa in armonia con un patrimonio vetusto la dice lunga sugli scarsissimi interventi di manutenzione che l'Ater può svolgere sulle proprie abitazioni.

Per completezza forse vale la pena ricordare che gli alloggi ATER in Provincia di Pescara sono stati realizzati

periodo di realizzazione
periodo 1935 - 1950          285 alloggi Ater realizzati
Periodo 1951 – 1960         503
Periodo 1961 - 1970          960
Periodo 1971 – 1980         1168
Periodo 1981 – 2011          1536

Le grida di allarme degli assegnatari sui quotidiani locali per le infiltrazioni d'acqua, per immobili con disabili e anziani totalmente privi di ascensore e per la carenza di manutenzione, dovrebbero far riflettere la politica su nuovi investimenti per la manutenzione, nella considerazione giusta che la politica abitativa è un ramo forte delle politiche sociali poiché senza casa non c'è famiglia e non c'è vita.

L'IMU allo 0,76 % nella città di Pescara significa gravare l'Ater di Pescara di un esborso di circa un milione e trecento mila euro ed anche l'IMU allo 0,38 sarebbe una zavorra troppo pesante nelle condizioni anzidette in cui versano gli immobili polari di Pescara, in cui peraltro si contano 50 alloggi da ristrutturare per essere riassegnati ad altrettante famiglie che potrebbero risolvere il proprio problema abitativo.

E’ auspicabile ora che anche i Comuni riconoscano il ruolo sociale svolto dall’edilizia residenziale pubblica e da una parte riducano drasticamente l’aliquota comunale dell’IMU sugli alloggi di proprietà degli ex IACP e dall'altra
funzionalizzino le somme incassate alla manutenzione degli alloggi della città, perché soltanto attraverso una razionalizzazione del sistema fiscale può essere parzialmente compensata la scarsità di risorse finanziarie necessarie a soddisfare adeguatamente la domanda di alloggi per le famiglie, garantita la manutenzione
ordinaria degli immobili e arginate le problematiche sociali già in atto nei quartieri periferici della città.

L'invito è rivolto a tutti i Consiglieri Comunali di Pescara ed alla giunta comunale perché comprendano queste esigenze e adottino comportamenti tali da non sacrificare l'edilizia residenziale pubblica.

Il Consigliere Comunale PD

Antonio Blasioli