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Giorgia Meloni a Pescara attacca Monti e "difende" Finmeccanica

L'ex ministro, al Petruzzi per un incontro elettorale, ha detto che "Finmeccanica è forse l'asset più strategico che abbiamo" e ha criticato la società italiana gerontocratica, mentre il tenore Mazzocchetti ha mandato un videomessaggio di saluto

Giorgia Meloni, leader di "Fratelli d'Italia", ha fatto tappa ieri pomeriggio all'Auditorium Petruzzi nell'ambito del suo tour elettorale. L'ex ministro ha subito riservato una bordata al premier uscente Mario Monti (Scelta Civica): "Dimentica che la Merkel non porta benissimo in campagna elettorale, come ricorda bene Sarkozy".

Sottolineando che l'Italia tende a non privilegiare i giovani neanche a livello istituzionale perchè la Costituzione "stabilisce che non si può entrare al Senato prima dei 40 anni e non si può diventare presidente della Repubblica prima dei 50", Meloni ha aggiunto ironicamente: "Dicevano che Matteo Renzi era inadeguato a vincere le primarie perchè nessuno si immaginava Renzi a parlare con la Merkel”. Un chiaro riferimento alla nostra società, troppo gerontocratica.

In merito all’arresto di Giuseppe Orsi, presidente di Finmeccanica, Meloni ha commentato: “La questione è molto complessa perchè Finmeccanica è forse l’asset più strategico che ha l’Italia e quindi, ovviamente, bisogna sperare che le cose non siano andate così. Spero che la magistratura abbia elementi davvero inconfutabili perchè l’Italia rischia di pagare un prezzo altissimo per la compromissione di uno dei suoi asset più strategici”.

“Rimane la grande questione della corruzione – ha affermato poi Meloni – che va affrontata innanzitutto sul piano culturale e con uno Stato giusto, perchè penso anche al tema dell’evasione fiscale. Noi facciamo i redditest alle famiglie, ma quando le famiglie scoprono che le banche evadono per 5 miliardi e stanno patteggiando il rientro di un miliardo o che la Corte dei Conti ha contestato un’evasione per 98 miliardi alle società delle slot machine e stanno patteggiando il rientro per 2 miliardi e mezzo, si arrabbiano. Bisogna cominciare da dove la corruzione è grande, per insegnare anche che lo Stato non fa due pesi e due misure sulla base di quanto sei potente”.

E ieri, durante l'incontro con Giorgia Meloni, non è passata inosservata la proiezione di un breve video di saluto inviato da Piero Mazzocchetti, nel quale il tenore montesilvanese ha accennato il famoso passaggio del 'Nessun dorma', "All'alba vincerò". Mazzocchetti avrebbe dovuto cantare l'inno d'Italia all'evento politico di 'Fratelli d'Italia', poi la febbre lo ha costretto a rimanere a casa, ma non ha comunque rinunciato a lanciare il suo acuto augurale a Paolo Gatti, capolista abruzzese alla Camera.

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