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Il capogruppo Frattarelli sulla filovia lungo la strada parco: "Risoluzione immediata del contratto, lasciamola ai cittadini"

Il consigliere e capogruppo della lista "Sclocco Sindaco" torna sulla questione della realizzazione della filovia lungo l'ex tracciato ferroviario

Risoluzione del contratto per la realizzazione della filovia lungo la strada parco, ormai inadempiente da anni, salvando il tracciato ed evitando un sperpero di ulteriore denaro pubblico. La richiesta arriva dal consigliere e capogruppo della lista "Sclocco sindaco" Frattarelli che torna sulla questione del completamento del progetto che prevede di far passare i bus a metano sulla strada parco, che da sempre si è detto contrario a questa ipotesi considerando che l'ex tracciato ferroviario è diventato ormai un punto di riferimento per i cittadini e per i ciclisti.

È tempo del coraggio, e di ammettere che si è sbagliato tutto, e che vent’anni sono stati davvero troppi per immaginare un servizio di trasporto pubblico sull’ex tracciato. La politica faccia un passo indietro, ammetta gli errori e faccia di tutto per procedere alla risoluzione del contratto, e si impegni per rendere ufficialmente la strada parco un’area ciclopedonale sicura e moderna.

Sono centinaia in queste ore i cittadini che stanno esprimendo sui social la loro indignazione, di fronte al via libera del Mit per la ripresa dei lavori. Un dato e un sentimento collettivo crescente, da non sottovalutare. Oggi, rispetto a 20 venti anni fa, anche quei cittadini che vedevano con favore al progetto della Filovia, si sono ricreduti. C’è un malcontento diffuso di cui le istituzioni non possono non tener conto. La strada parco va difesa e tutelata, questo dicono i cittadini.

Secondo Frattarelli, riprendere i lavori significherebbe andare incontro a una sciagura annunciata, con costi altissimi ed abbattimento di alberi e siepi, dividendo la città come avveniva un tempo mentre si dovrebbe pensare ad un progetto di recupero di tracciati ferroviari abbandonati per la mobilità dolce come avviene in molte località europee e del mondo. In Italia i primi interventi sono già stati realizzati all'inizio degli anni '90.

Ora, fa sapere il consigliere d'opposizione, si deve e si può bloccare tutto definitivamente ripensando la funzione della strada parco, un passo indietro per stare al passo dell'Europa e dello sviluppo importante della mobilità sostenibile.

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