Fondi europei, Marsilio rassicura sull'avanzamento di spesa e annuncia la nuova programmazione
Entro due settimane il via agli investimenti per il settennio 2021-2027, ma sulla spesa corrente replica alle critiche: "A fine anno speso il 95 per cento del Fse e oltre il 75 del Fesr"
“Alla fine dell'anno avremo speso il 95 per cento della dotazione europea sul Fse e oltre il 75 per cento sul Fesr, con previsione di completamento della spesa entro i primi mesi del 2023, anche con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, addirittura con alcune linee di azione in overbooking, oltre il 100 per cento della spesa rispetto a fondi assegnati”. A dirlo, come riporta l'agenzia Ansa, è stato il presidente della Regione Marco Marsilio nel corso di una conferenza stampa per illustrare lo stato dell'arte della programmazione dei fondi europei 2014-2020 e che sembra anche una chiara risposta al senatore del Partito democratico Michele Fina che ha denunciato ritardi e presentato un'interrogazione a Roma.
I numeri snocciolati per Marsilio rappresentano al contrario “il segnale di una Regione che si è messa lavorare di buona lena sulla programmazione europea ereditata dal passato, che era fatta male e che a metà 2019 non aveva speso neanche il 10 per cento della dotazione complessiva del fondo, alla quale abbiamo dato una forte accelerazione”.
Parole pronunciate nel corso dell'incontro cui hanno partecipato anche la rapporteur del Fesr Martina Sternbauer, la direttrice del dipartimento della presidente Emanuela Grimaldi e l’Autorità di gestione Carmine Cipollone oltre, da remoto, alla rapporteur del Fse Adelina Dos Reis e i partecipanti del partenariato economico e sociale della Regione Abruzzo.
“Abbiamo nuovi fondi, con un incremento consistente, dai 400 milioni per la programmazione del ciclo 2014-20 e siamo arrivati a oltre un miliardo per il ciclo 2021-27", ha aggiunto Marsilio sottolineando che "entro due settimane ci è stato promesso che i nostri programmi verranno definitivamente approvati e potremo finalmente cominciare a spendere questo miliardo che ci compete nel prossimo settennio".
"Oggi nella seduta del comitato di sorveglianza ho reclamato sul fatto che, per la programmazione che nominalmente inizia nel 2021, stiamo ancora attendendo dall'Europa l'autorizzazione a partire - ha quindi specificato -. Ho chiesto di perdere meno tempo nello scrivere i programmi, anche perché tenere fermi i soldi in periodo di crisi è addirittura delittuoso. L'esperienza ci ha dimostrato che non è opportuno fare i perfezionisti sulla programmazione e poi ritrovarsi la pandemia, la guerra, e per noi anche il sisma, eventi che stravolgono le priorità. Chiedo quindi all'Europa programmi più sintetici e maggiore flessibilità”.
Nei prossimi giorni sarà presentata la bozza della nuova programmazione a Bruxelles, la cui approvazione è attesa per fine anno. Tra le novità illustrate anche il piano di rigenerazione amministrativa e l’adozione di una nuova strumentazione informatica in grado di favorire e accelerare la rendicontazione della spesa.