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Ente manifestazioni, la replica dell'amministrazione: "Dichiarazioni insensate, la cultura non si misura sui bilanci"

A rispondere sono gli assessori Maria Rita Carota e Alfredo Cremonese, con loro anche il presidente dell'Emp Valter Meale che parla di un "disavanzo minimo a fronte di più investimenti e buoni risultati

“Ben altre sono state le perdite registrate dall’Ente manifestazioni in anni in cui Pescara era guidata dal centrosinistra, ma allora sembra che nessuno si fosse lamentato dei bilanci in negativo”. Secca la risposta dell'assessore comunale Maria Rita Carota al Partito democratico che ha criticato l'amministrazione rea di dare “contributi record” all'Ente che resta comunque in rosso. Un capitolo di variazione bilancio quello criticato, sottolinea Carota, attualmente al vaglio del consiglio comunale.

“Di fronte a un disavanzo di bilancio assai modesto – le fa eco il presidente dell'Ente Valter Meale - che certo non può produrre particolari problemi in quanto nel 2021 è passato a 36mila euro con un incremento di appena 7mila, trovo risibile che si usino toni allarmistici ingiustificati che in realtà esprimono solo l’arcinota volontà di colpire strumentalmente l’Ente manifestazioni, e questo senza conoscere i numeri e i fatti di cui si parla. Gli investimenti sono aumentati ed è una scelta che rifaremmo con serenità perché i risultati ottenuti sono estremamente soddisfacenti sia in termini di afflusso che di redditività. Penso di poter dire che, a dispetto delle difficoltà storiche, si sia registrato un grande salto di qualità che anche nella stagione corrente non verrà meno”. “Non ho mai misurato la cultura e l’arte in termini di natura economica – aggiunge l'assessore comunale al turismo e i grandi eventi Alfredo Cremonese - ma ho sempre ritenuto che fosse indispensabile investire in manifestazioni utili per la città. In ogni caso è dimostrato che per ogni euro di investimento il ritorno diretto per l’ente è pari a tre, mentre a livello indiretto è molto più ampio se pensiamo a occupazione, hospitality e incremento di fatturato per i locali. In una parola questo settore è una struttura fondamentale di marketing territoriale”. “Parlare di redditività rispetto agli investimenti nella cultura oltre che illogico è scorretto, almeno per chi ha un minimo di conoscenza della pubblica amministrazione – incalza ancora Carota -. Non ritengo che la cultura possa essere misurata solo con i bilanci. Gli investimenti sono infatti aumentati ed è una scelta che personalmente approvo. L’amministrazione sostiene finanziariamente la programmazione curata dall’Emp perché ritiene che l’offerta sia stata implementata e sia di alta valenza culturale, turistica e di promozione della città. Ma poi mi chiedo: non è il centrosinistra che ha sempre chiesto di puntare su questi settori? Cioè secondo loro non dovremmo sostenere rassegne importanti come il Fla, il Pescara Jazz o altri? Facessero chiarezza con se stessi – conclude -prima di regalarci queste battute di spirito, anche se sarebbe meglio definirle amenità”.

Per i tre a parlare chiaro sono i dati: nel 2021 l’Ente manifestazioni pescaresi ha raddoppiato l’attività ottenendo un grande consenso per la qualità e la varietà di spettacoli e appuntamenti culturali, inserendo ulteriori format e questo nonostante la terribile pandemia che è stata vissuta. Tutti gli studi recenti e meno recenti dimostrano quanto sia importante la ricaduta indiretta in termini sociali, culturali ed economici derivanti dagli investimenti in questo ambito; ma lo stesso si può dire anche sugli utili a bilancio visto che, ad esempio, al teatro d’Annunzio vi è stato quasi sempre il tutto esaurito pur se i posti a sedere disponibili, sia nel 2020 che nel 2021, fossero solo 800 (meno della metà) per ragioni tecniche, a causa delle prescrizioni sanitarie, delle costose attività di prevenzione e sanificazione degli ambienti. “Sono quindi ritenuti ingiustificati toni allarmistici usati senza tener conto di numeri e fatti”, chiosano.

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