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Filovia, Sospiri sulla sentenza del Tar: "Una vittoria di Pirro, l'infrastruttura si farà"

Il presidente del consiglio regionale commenta la decisione del Tribunale amministrativo dicendosi certo che dal consiglio di Stato arriverà una risposta totalmente diversa e sulla strada parco aggiunge: "Quell’asse non è nato né è mai stato, né tantomeno mai sarà un parco"

“Il pronunciamento del Tar sulla filovia rappresenta un po’ la ‘vittoria di Pirro’ per le forze politiche di opposizione e per un Comitato di cittadini ormai risicato a poche famiglie residenti”.

Caustico il commento del presidente del consiglio regionale sulla decisione con cui il Tribunale amministrativo ha di fatto annullato il nullaosta ministeriale bloccando i lavori della filovia. Una vittoria di Pirro perché, ribadisce anche lui come già fatto dal sindaco Carlo Masci, “ ovviamente presenteremo ricorso al consiglio di Stato che, puntualmente, sino a oggi, ha sempre ribaltato le sentenze del Tribunale amministrativo grazie a un approfondimento ulteriore delle carte. È una vittoria di Pirro perché i ‘vincitori’ si stanno assumendo la responsabilità di lasciare nello smog delle auto private i residenti di tutte le strade circostanti la strada parco, dunque il danno di molti a esclusivo vantaggio di pochi, come nelle migliori democrazie di sinistra. Ed è infine una vittoria di Pirro perché quel progetto non è frutto di un’iniziativa estemporanea, ma di un lavoro che va avanti da trent’anni per dotare Pescara di un mezzo di trasporto pubblico di massa a impatto zero”.

“La filovia si farà, e sono anche convinto che riusciremo a portare a termine l’iniziativa prima della scadenza del mandato del centrodestra, passando ora il faldone ai legali che sicuramente sapranno come difendere un progetto dettato non da interessi di parte, ma dal semplice buonsenso di chi della parola ‘sostenibilità ambientale’ sta facendo una regola di vita, e non un semplice riempitivo privo di sostanza – incalza Sospiri -. La Regione, dal canto suo, doveva difendere le giuste ragioni della salute pubblica e lo ha fatto”.

“Sono trascorsi più di trent’anni da quando Pescara ha iniziato a sognare la sua filovia – ricorda il presidente del consiglio regionale -, ovvero la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa su linea elettrica a impatto zero, che, grazie all’intuizione del sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri, avrebbe goduto anche di un percorso dedicato e riservato, sfruttando l’ex tracciato ferroviario dismesso da decenni e che comunque rappresentava una ferita che divideva la città. Quell’intuizione si è tradotta, all’epoca, in finanziamenti Cipe che hanno permesso di riqualificare il tracciato, dando vita all’odierna via Castellamare, da qualcuno ribattezzata ‘strada-parco’ perché al percorso lineare riservato alla filovia si affiancano aiuole e percorsi ciclabili e pedonali, ma di fatto quell’asse non è nato né è mai stato, né tantomeno mai sarà un parco. La sua destinazione è quella di collegare in modo veloce due città, Montesilvano e Pescara, permettendo di abbattere la percorrenza dei mezzi pubblici, senza inquinare, e di rappresentare una valida alternativa alle auto private, peraltro anche consentendo di alleggerire e sgravare altre strade parallele, come viale Bovio-via Nazionale Adriatica nord e la stessa riviera nord, dal passaggio degli autobus di vecchia generazione”.

“Sul tema – aggiunge - si sono aperti dibattiti, contese, polemiche, tentativi di bloccare le procedure, nel frattempo il cantiere è andato avanti, e il centrodestra che ha sempre difeso l’opera e la sua validità hanno tentato anche di trovare punti di incontro con il ‘Consiglio di guerra alla filovia’, procedendo anche con gli adeguamenti di cantiere, come la costruzione di nuove pensiline, l’abbattimento di barriere architettoniche legate all’altezza dei marciapiedi, per rendere pienamente e collettivamente fruibile la filovia. Dettagli su cui anche e soprattutto il Ministero alle Infrastrutture e Lavori pubblici ha dato l’ok definitivo. Nel frattempo – dice ancora Sospiri - è cambiato anche il clima tutt’attorno al tema della mobilità sostenibile di cui la filovia di Pescara è un simbolo di lungimiranza: oggi il transito dei filobus, così come il sistema del Bus Rapid Transport-Brt, non è più oggetto di discussione, ma sono, entrambe le opere, unanimemente considerate necessarie in una città che punta a garantire qualità della vita ai propri cittadini. Il Tar evidentemente – conclude - non ha condiviso tale tesi, ma sapremo difendere il progetto convinti che lo sviluppo della Grande Pescara non possa prescindere da quell’iniziativa”.

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