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Ferrovie, la proposta di La Porta (Lega): stop al contratto con Trenitalia, sulle tratte regionali solo mezzi della Tua

La consigliera regionale presenta una risoluzione per chiedere alla Regione di puntare sulla sostenibilità scegliendo la propria società e di aprire un tavolo di lavoro con tutti i portatori d'interesse per trovare le soluzioni migliori

Una risoluzione per impegnare la Regione a sostituire con i trasporto ferroviario Tua le tratte regionale oggi in capo a Ternitalia e dunque con la richiesta di “sospendere ogni attività relativa al rinnovo di contratto di servizio regionale dei trasporti corrente con Trenitalia” attivando invece “urgentemente un tavolo regionale di concertazione” per trovar appunto soluzioni capaci di coinvolgere maggiormente la società di trasporto locale. Un tavolo che, altra richiesta, coinvolga la commissione competente in materia, la Tua stessa, i sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti, i sindacati e tutti i portatori d'interesse.

A presentarla al presidente della Regione Marco Marsilio e al sottosegretario della giunta Umberto D'Annuntiis è stata la consigliera regionale della Lega Antonietta La Porta.

“Sono convinta – afferma - che occorra un maggior coinvolgimento della nostra società nelle dinamiche riguardanti la mobilità regionale, soprattutto quando si parla di tratte strategiche per la crescita della nostra Regione. È necessario che venga data priorità ad un operatore regionale, rispetto a Trenitalia, nell’ottica di uno sviluppo futuro del sistema di mobilità interno che vada verso un ammodernamento delle infrastrutture e una soddisfazione dei bisogni degli abruzzesi”. La consigliera ricorda che il contratto con Trenitalia scadrà a fine dicembre 2023 sottolineando che lo stesso è stato oggetto di una sentenza della sezione prima del Tar (Tribunale amministrativo regionale) il 26 marzo 2021, che lo ha ritenuto “illegittimo sollevando diverse criticità, dalla mancata osservazione dei criteri di aggiornamento delle tariffe e dei corrispettivi del servizio in conformità al metodo del 'price cap' ad un mancato aggiornamento dei parametri qualitativi e quantitativi del contratto di servizio con la partecipazione delle associazioni dei consumatori”.

“Il mezzo di trasporto più ecologico e più economico rispetto all’automobile, in Abruzzo, sembra essere passato di moda: negli ultimi anni i tempi di percorrenza da una stazione abruzzese alla città di Roma sono aumentati, un viaggiatore impiega più tempo oggi rispetto a 50 anni fa e non è più possibile raggiungere la capitale nel primo mattino. Dall’esame delle tracce in uso, ovvero delle tratte di percorrenza, vi è uno squilibrio e una sudditanza nei confronti della regione Lazio il tutto a danno degli utenti abruzzesi – prosegue La Porta -. Mi chiedo perché in otto anni non è stato possibile prevedere anche solo un treno diretto da Pescara a Roma per dare almeno un’alternativa agli abruzzesi, perché il centro Abruzzo è stato completamente isolato, perché i nostri treni trasportano mediamente l’80 per cento di passeggeri di altre regioni. Il rinnovo del contratto, che chiaramente non è funzionale ai bisogni degli abruzzesi, determinerà la qualità di vita dei nostri cittadini per i prossimi anni, pertanto -conclude - è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio”.

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