Torto (M5S) sulla ferrovia Pescara-Roma: "Progetto sbagliato, ascoltare i cittadini"
L'affondo della parlamentare pentastellata: “Se si continua ad andare dritti per la propria strada ci si schianterà contro un muro e se si pensa di raccogliere consenso elettorale ignorando le comunità ci si sbaglia di grosso”
Daniela Torto, deputata abruzzese del Movimento 5 Stelle, torna a occuparsi della ferrovia Pescara-Roma, dichiarando in una nota: “Nonostante le tante criticità segnalate dagli esperti, dai sindaci e dai comitati di cittadini, preoccupati per il territorio, per le loro abitazioni e attività commerciali, il governatore Marsilio è andato dritto, senza ascoltare nessuno. E ora è pronta a partire la gara per la ferrovia Pescara-Roma, un progetto utile all’Abruzzo che rischia però, così come è stato concepito, di rappresentare un enorme problema. Nel dossier di Rfi c'è scritto, nero su bianco, che ci sono 115 immobili da demolire, si rischiano danni dal punto di vista ambientale, non è stato preso in considerazione alcun progetto alternativo. Questo è inaccettabile. Per quanto riguarda il tracciato Manoppello-Chieti scalo-San Giovanni teatino, siamo totalmente contrari”.
Il cantiere per realizzare il raddoppio ferroviario “comprometterebbe irrimediabilmente la vivibilità dell'intera Chieti Scalo e di Sambuceto”, aggiunge la consigliera regionale pentastellata Barbara Stella, “perché si svilupperebbe nella zona principale della città, intasando irrimediabilmente la viabilità, con centinaia di camion per tantissimi anni. Per non parlare delle polveri e dunque del peggioramento della qualità dell’aria e della vita dei cittadini. L'intera economia della città verrà compromessa, mentre sul fronte della vivibilità si registrerà un peggioramento che provocherà un tracollo demografico. Chieti non può essere sacrificata ad un progetto di raddoppio ferroviario sbagliato e che può essere concepito in maniera differente”
E l'onorevole Torto conclude: “Se si continua ad andare dritti per la propria strada ci si schianterà contro un muro e se si pensa di raccogliere consenso elettorale ignorando le comunità ci si sbaglia di grosso. Lo ribadiremo in consiglio comunale, in regione e a livello nazionale: va ascoltata l'esigenza dei cittadini, va compresa e mitigata la loro preoccupazione. Invito tutta la cittadinanza a mobilitarsi, perché anche chi non è coinvolto direttamente da un esproprio vedrà fortemente compromessa la propria quotidianità e peggiorata la propria qualità della vita. Ora più che mai bisogna essere uniti e farsi sentire”.