Raddoppio ferroviario Pescara-Roma, in stallo l'interrogazione della deputata Torto (M5s)
Presentata il 4 febbraio per chiedere al ministero un intervento su un'opera che gli amministratori non vogliono così come pensata, ricorda la pentastellata, non è ancora stata calendarizzata: "I cittadini meritano una risposta"
Nessuna calendarizzazione in commissione trasporti della Camera dei deputati per l'interrogazione della deputata M5s Daniela Torto per chiedere al ministro una risposta sul progetto di raddoppio-ferroviario Pescara-Roma contro cui si battono i Comuni coinvolti e in particolare, ricorda la deputata, Chieti, San Giovanni Teatino, Manoppello e Alanno. Nel lamentare lo stallo di quello che è, sottolinea, “l'unico atto parlamentare presentato”,risalente al 4 febbraio la Torto ribadisce la preoccupazione dei cittadini per la realizzazione dell'opera che è si “di fondamentale importanza a e di certo una grande occasione per l'Abruzzo, ma che così com'è progettata potrebbe mettere a rischio i sacrifici di una vita fatti da queste persone, che chiedono soltanto una soluzione condivisa con Rfi e governo”.
“L'attuale progetto prevede infatti espropri e demolizioni, che riguardano non solo fabbricati a uso agricolo o industriale, ma anche abitazioni – torna a ribadire la pentastellata -. Inoltre, per i successivi lotti, potrebbero sorgere nuove problematiche legate alle eventuali perforazioni delle montagne lungo il tracciato a grave discapito della tutela del nostro ambiente e a rischio delle falde acquifere, che vanno salvaguardate soprattutto quando ci si schiera a favore dei problemi idrici della nostra Regione. E' assolutamente indispensabile trovare un bilanciamento tra la necessità di portare a termine l’opera e il rispetto del territorio e dei suoi abitanti. Questa inerzia non fa che aumentare i timori dei cittadini e dei sindaci delle comunità interessate”.
La deputata chiede quindi che l'interrogazione da lei presentata sia calendarizzata nelle prossime settimane. Nel frattempo, fa sapere, “ho avuto modo di incontrare di nuovo gli amministratori locali che mi hanno contattata e i comitati dei cittadini per rispondere alle loro perplessità, raccogliere le loro istanze e definire insieme un percorso che possa portare ad una soluzione meno impattante per l'Abruzzo. Adesso però non si può più perdere tempo: lo Stato ha il dovere di rispondere concretamente alle richieste dei cittadini, delle comunità locali e dei sindaci. Io resterò sempre al loro fianco: sono certa che, attraverso il dialogo tra tutti gli attori in campo, si potrà arrivare a una soluzione positiva”, conclude. Proprio ieri il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca ha annunciato di aver pronto un nuovo dossier da inviare al ministero della transizione ecologica per chiedere di cambiare il progetto attuale.