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Fase 2, il M5S chiede di testare le condizioni di salute dei lavoratori

I consiglieri comunali Alessandrini, Sola, Lettere e Di Renzo ritengono che si debbano fare “migliaia di tamponi con cui testare la popolazione in vista della riapertura delle attività dal 4 maggio”

Fase 2, il M5S chiede di testare le condizioni di salute dei lavoratori. I consiglieri comunali Alessandrini, Sola, Lettere e Di Renzo ritengono che si debbano fare “migliaia di tamponi con cui testare la popolazione in vista della riapertura delle attività dal 4 maggio”.

Ecco cosa si legge in una nota:

"Da una settimana hanno riaperto librerie e cartolerie. Tra poco, e a scaglioni, riapriranno le altre attività produttive, artigianali e commerciali, ma nessun tampone è stato fatto a chi ha ripreso a lavorare e nessuno, né al governo della regione né tra gli esponenti di giunta o maggioranza di centrodestra a Pescara, si sta ponendo il problema di verificare la salute di chi tornerà a lavorare a breve e quindi ricomincerà ad essere a contatto con il resto della cittadinanza, una volta allentate le misure di distanziamento sociale". 

E ancora:

"La necessità di fare tamponi anche alle persone che non mostrano sintomi è segnalata dall'intera comunità scientifica. Lì dove la popolazione è stata testata interamente, si è riscontrato che i positivi al contagio erano quasi 3 volte superiori al numero di pazienti con sintomi evidenti. Questo vuol dire che riaprire attività e servizi senza sapere se chi lavora in quegli ambienti sia contagiato o meno, somiglia più ad una roulette russa che ad una scelta consapevole".

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