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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ex scuola Muzii annessa al Conservatorio, il M5S: "La delibera è illegittima"

La consigliera Erika Alessandrini interviene in merito al progetto dell'amministrazione comunale di ristrutturazione ed annessione del plesso dell'ex scuola di via Saffi con il Conservatorio

Una delibera illegittima con almeno tre vizi procedurali e burocratici. La consigliera del M5S di Pescara Erika Alessandrini assieme alla consigliera Sabatini attacca l'amministrazione comunale dopo l'approvazione da parte delle commissioni comunali del progetto riguardante la riqualificazione dell'ex scuola di via Saffi che sarà annessa al Conservatorio.

Un progetto che secondo la pentastellata presenta importanti vizi di legittimità e che rischia di saltare per un qualsiasi semplice ricorso di un cittadino al tribunale amministrativo. Il primo problema sarebbe quello del mancato parere favorevole dei Genio Civile, previsto invece per legge per un atto di questo tipo:

"Il parere del genio civile non è solo una questione formale» prosegue la consigliera Alessandrini «il parere geomorfologico garantisce la sicurezza della struttura e per un amministratore della città la pubblica l’incolumità e la legalità dovrebbero essere alla base di ogni decisione ed azione, specie se la struttura di cui si parla sorge su un’area a rischio esondazione, come in questo caso. Ma per l'approvazione della variante urbanistica, che dovrebbe permettere l'ampliamento del Conservatorio, oltre al problema del Genio Civile c’è quello ben più evidente della mancanza dei parcheggi, anch’essi obbligatori e non previsti. "

Secondo la Alessandrini, viene violato il piano regolatore e una legge nazionale in materia, in quanto serve una variante al piano considerando che verrà realizzato un nuovo auditorium da 500 posti senza che però in zona ci sia più la possibilità di recuperare parcheggi e dove i posti auto sono già carenti da anni:

L'EX SCUOLA MUZII ANNESSA AL CONSERVATORIO

"E come se questo non bastasse, sebbene sia previsto dalla Legge Regionale 18/1983 sugli accordi di programma, nella costituzione del Comitato delle Amministrazioni non è stata convocata la Provincia, ente proprietario del Conservatorio, alla quale è stato chiesto addirittura solo un parere verbale. E ancora, dopo l’adozione della variante in Giunta non è stato nemmeno permesso, alla cittadinanza ed ai residenti della zona, di presentare osservazioni su una variante urbanistica che aggiungerà alle attuali strutture una volumetria di oltre 11.000 metri cubi: la delibera è stata direttamente portata in Consiglio impedendo ogni possibilità di espressione ai cittadini."

Le consigliere parlano  di un atteggiamento pressappochistico da parte del sindaco e del vicesindaco, per un atto così importante al quale tutta la cittadinanza aveva il diritto di poter partecipare attivamente.

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