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Ex Cofa, Confcooperative: "Ora dialogo costruttivo"

Pubblichiamo il commento della Confcooperative riguardante il mancato accordo per la riqualificazione dell'ex Cofa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

La classe politica abbia la capacità di fare sintesi e di promuovere un dialogo costruttivo e propositivo sulla riqualificazione dell'ex Cofa, un'area strategica che potrebbe rappresentare una leva per il rilancio e lo sviluppo non solo di Pescara, ma dell'intera regione. Al centro del confronto e delle decisioni dovrebbe esserci proprio l’idea dello sviluppo, delle opportunità e della rapidità, mentre ogni argomento importante sembra divenire sempre più oggetto di scontro e di rinvio". Lo afferma il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente della Confederazione regionale delle cooperative, Giuseppe D'Alessandro, commentando la vicenda relativa alla riqualificazione delle aree ex Cofa di Pescara e la rinuncia al progetto da parte della Camera di Commercio.

"Senza voler entrare nel merito dello scontro politico - afferma D'Alessandro - l'auspicio è che si possa assistere ad uno scatto di reni da parte di tutti i soggetti coinvolti, così da dimostrare alla città che è possibile dare risposte concrete. Troppo a lungo in quell'area a fare da padroni sono stati il degrado e il disagio. Per una città che ambisce a divenire capitale dell'Adriatico, il punto di partenza è proprio l’ex Cofa, area strategica, simbolo stesso della città, visibile a chiunque arrivi a Pescara".

"La riqualificazione del complesso, tra l'altro - aggiunge il presidente di Confcooperative -, non sarebbe solo sinonimo di rilancio e sviluppo, ma rappresenterebbe anche un valore significativo dal punto di vista dell'occupazione, in un momento drammatico dell'economia. Al contrario, la mancata riqualificazione delle aree vorrebbe dire rinunciare ad un'opportunità di ritorno oggettivo per la città di Pescara e per l'intero Abruzzo".

"Consapevoli di quanto sia un'impresa ardua decidere cosa fare di quelle strutture – conclude Giuseppe D'Alessandro - l'augurio è che si apra ora una fase di confronto e profonda riflessione, affinché in tempi certi si possano dare alla città quelle risposte concrete che i pescaresi attendono da troppo tempo "

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